Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] dice lineare (distinta in due tipi, detti rispettivamente A e B) un sistema grafico usato in iscrizioni trovate a Creta, Micene, Pilo, e risalenti alla seconda metà del secondo millennio a.C. (➔ cretese-micenea, ...
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linguistica Procedimento d’indagine che consiste nel ricavare per via comparativa da lingue diverse ma affini un certo numero di elementi linguistici comuni che possano essere attribuiti a un’epoca anteriore [...] ricordare che il procedimento ricostruttivo, pur se svolto con rigore di metodo, non coincide mai con l’effettiva realtà linguistica preistorica, di cui ci resta sconosciuto il grado di compattezza o di differenziamento.
La r. ha avuto modo di ...
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Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale [...] u̯; anche in etrusco la lettera, scritta ó, ebbe valore di u̯. In latino il segno Ϝ fu dapprima usato per indicare la semivocale u̯, poi la labiodentale spirante sorda ‹f› e tale valore gli è rimasto, ...
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Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] Nelle lingue indoeuropee il p. sembra essere secondario, derivato morfologicamente dal medio in epoca relativamente recente: nel greco coincide con il medio nel presente e nel perfetto, mentre assume forme ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] l’elemento che si prefigge ha una propria autonomia semantica, si parla più propriamente di prefissoide, termine introdotto in linguistica da B. Migliorini: per es., auto- nel significato di ‘automobile’ in autorimessa, autostrada e simili; moto- nel ...
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Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] sequenza di fonemi; consonante, vocale in p., quella seguita da cessazione dell’attività fonatoria.
In metrica è detta p. primaria quella che caratterizza la fine del verso e p. secondaria quella che corrisponde ...
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Linguistica
In grammatica, aggettivo d., pronome d., l’aggettivo o il pronome con il quale il parlante fa riferimento a un essere o a un oggetto, determinandone la collocazione spaziale o temporale. [...] In italiano, il d. indica la vicinanza (temporale o spaziale) a chi parla (questo) o a chi ascolta (codesto), o la lontananza da ambedue (quello), o anche la maggiore o minore vicinanza (questo contrapposto ...
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linguistica Raddoppiamento, inteso come fatto fonetico anziché grafico, cioè come trasformazione di un’articolazione semplice in intensa. Per es., la consonante iniziale di casa subisce un r. nel sintagma [...] a casa (➔ raddoppiamento). Consonante rafforzata Consonante che ha subito in un processo storico, o subisce in una combinazione sintattica, un r. (per es., -mm- di femmina rispetto a -m- del lat. femina; ...
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Linguistica
Nella prosodia delle lingue classiche si dice b. la vocale, e quindi la sillaba, che nella pronuncia ha durata minore della vocale lunga; poiché nella metrica greco-latina è ammessa, in taluni [...] casi, la sostituzione di due b. a una lunga, si suole convenzionalmente attribuire alla b. il valore di un tempo, alla lunga il valore doppio, anche se probabilmente era un tempo e mezzo. La b. si indica ...
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Linguistica
I. sillabica Il variare dell’altezza della voce nella pronunzia di una sillaba, in sostanza una forma particolare d’accento. L’i. interessa solo i componenti sillabici nella cui articolazione [...] intervengono le corde vocali, cioè i fonemi sonori, in alcune lingue indoeuropee soprattutto vocali, liquide e nasali sonore. Si possono distinguere un’i. piana, una ascendente, una discendente e varie ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...