Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] contributo alla letteratura è dato dai romanzi, anzitutto da Peterburg («Pietroburgo», 1916), opera di sconcertante modernità linguistica e strutturale che lo ha fatto paragonare a J. Joyce.
Il simbolismo russo, ricco di personalità diverse, dopo ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] i danni di guerra subiti e di intervenire sul piano strutturale con la riforma agraria, destinata a spezzare il latifondo tedesco superiore, che occupa la zona più meridionale della G. linguistica (con l’Austria, gran parte della Svizzera e l’Alsazia ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] quaternaria per continuare in tempi storici. Dal punto di vista strutturale si nota la presenza di una larga zona ad andamento queste popolazioni parlano lingue riconducibili alla famiglia linguistica nilo-sahariana. Un discorso a parte merita ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] imposte negli anni 1950 dal peronismo alla crescita strutturale del paese. Dotata di un’industria notevole e solo i generi letterari, ma si estende al linguaggio: i codici linguistici del cinema, della radio, del tango, dei fumetti, ma anche ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] cui visione della realtà si traduce nella massima libertà linguistica, nell’anarchia della punteggiatura e in un uso fantasioso (1951) un ampliamento di temi e un equilibrio strutturale. Nei primi anni 1960 il nuovo romanzo latino-americano ...
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Complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologie diverse, i vari elementi che consentono la formulazione di giudizi su un’opera d’arte. Il concetto di c. letteraria [...] tecnici e strutture formali (c. stilistica, c. delle varianti, formalismo, strutturalismo, semiologia). L’attenzione e il lavoro del critico sono rivolti: alle trasformazioni linguistiche, quindi ai confronti tra il testo in esame e le consuetudini ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] secondo i tradizionali canoni realistici e obiettivi. Da questa nuova lettura della realtà deriva la complessità linguistica e strutturale, imposta da una visione del mondo frammentata e polisemica, di opere aperte che invitano a molteplici ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] la consistenza artistica, facendola risaltare con gli strumenti rigorosi della filologia congiunti all'analisi linguistica, stilistica, tematica e strutturale. Con questa procedura lo studioso recupera zone di cultura secentesca oscurate per secoli ...
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Scrittore, traduttore, critico di letteratura e d'arte, nato a Navacchio (Pisa) il 15 ottobre 1914. È stato professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'università di Firenze [...] critici − pur vicina ai presupposti esistenzialistici, alla psicoanalisi e alla linguistica, la sua linea teorica si definisce su un discrimine pre-strutturale (già presente nel precoce lavoro variantistico sull'Elaborazione della lirica leopardiana ...
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Scrittore, nato il 1° marzo 1922 ad Alba, morto ivi il 18 febbraio 1963. Ad Alba frequentò le scuole fino al liceo. Iscrittosi alla facoltà di lettere di Torino, dovette interrompere gli studi per lo scoppio [...] L'autobiografismo, già manifestatosi nella prima raccolta come elemento strutturale della narrativa di F., domina anche La malora secondo schemi neo-veristi confermati attraverso la scelta linguistica intesa a innestare l'uso dialettale sia nel ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
strutturale
agg. [der. di struttura]. – Della struttura, che riguarda o ha per oggetto e fine la struttura, che costituisce una struttura: elementi s. di una costruzione, in opposizione a elementi ornamentali; materiali s., lo stesso che materiali...