CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] , Firenze 1958, pp. 21-48 (ora in Varianti e altra linguistica, Torino 1970, pp. 335-362); e M. Marti, Sulla anche G. C., Dino Del Garbo e l’averroismo di B. Nardi, in Filol. romanza, II (1955), pp. 67-83, in risposta a B. Nardi, che aveva attaccato ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] una lingua del tutto artificiale, remotissima dalla coscienza linguistica attuale.
In realtà il latino medio e dimesso, e dalla lingua, la dotta o latina, la volgare o romanza, dialettica e teologica la prima, poetica la seconda; invano pochi ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] 'aspra condanna dei volgari di Toscana e del municipalismo linguistico di Guittone e dei guittoniani viene contrapposta la lode Dolce stil novo ", in " Filologia Romanza " III (1956) 254-264 (poi in Civiltà e poesia romanze, Bari 1958, 113-126); G. ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] fabbro del parlar materno. / Versi d'amore e prose di romanzi / soverchiò tutti; e lascia dir li stolti / che quel 400-'500), Firenze 1958, 21-48]: poi in Varianti e altra linguistica, Torino 1971, 319-361; G. Folena, Premessa a Vulgares eloquentes, ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] IV volume contiene la disamina più aggiornata sugli aspetti codicologici, filologici e linguistici. In particolare su V cf. anche l'edizione diplomatica in Il libro de varie romanze volgare, cod. Vat. 3793, a cura di F. Egidi, con la collaborazione ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] sia D. Alighieri.
Tl maestro del F. è linguisticamente ben inserito in quella tradizione comica uno dei cui d'Amore ", Roma 1928 (sostiene che il Fiore sia " un romanzo simbolico settario ", tesi ripetuta anche da M. Alessandrini nel suo Cecco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] Bologna. Classe di scienze morali», 1973-1974, pp. 3-125.
A. Castellani, Pagare il fio, in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), 2° vol., Roma 1980, pp. 27-40.
E. Cortese, Scienza di giudici e scienza di professori tra ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] ivi 1994, pp. 373-405; E. Mattesini, Sicilia, ibid., pp. 406-432; R. Coluccia, La situazione linguistica dell'Italia meridionale al tempo di Federico II, "Medioevo Romanzo", 20, 1996, pp. 378-411; F. Fanciullo, Fra Oriente e Occidente. Per una storia ...
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selva
Mirella Sabbatini
Eugenio Ragni
Il vocabolo, a parte un'occorrenza del Convivio, appare solo nella Commedia.
Il termine ha valore generico in If IX 69 un vento / ... che fier la selva, peraltro [...] è però ‛ topos ' narrativo anche nella letteratura medievale latina e romanza (cfr. Curtius, p. 446; Mazzoni, p. 29); e D. come personaggio-poeta della Commedia (1958), in Varianti e altra linguistica, Torino 1970, 335-361; C.S. Singleton, Le due ...
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gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] lo pensava) che il latino è più simile alle lingue ‛ romanze ' che a quelle ‛ germaniche ', tuttavia di fatto mette Eloq., in " Giorn. stor. " CXXXVI (1959) 236-258; ID., La teoria linguistica del De vulg. Eloq., in " Cultura e Scuola " 5 (1962) 33-35 ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguistico
linguìstico agg. [der. di lingua, sul modello del fr. linguistique agg.] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la lingua, il linguaggio, come fatto sociale, o particolari aspetti, caratteri e manifestazioni della lingua: analisi l.,...