Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] dei lapsus. La differenza tra i diversi ambiti è puramente pragmatica (la presenza di un effetto arguto, l’intenzionalità), mentre o isocolia: l’identica lunghezza di due parole o stringhe linguistiche, calcolata in fonemi o in sillabe (o in grafemi, ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] sugli obiettivi comunicativi e sulla selezione dei corrispondenti mezzi linguistici. Entrano in gioco quindi i tipi di azione linguistica e gli atti linguistici (➔ pragmatica; ➔ illocutivi, tipi) frequenti nella comunicazione tecnica, come esporre ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] parole. La dimensione pragmatica e testuale del discorso riportato, Milano, Franco Angeli.
Cignetti, Luca (2009), La lingua dei quotidiani ticinesi. Il discorso diretto, in Linguisti in contatto. Ricerche di linguistica italiana in Svizzera. Atti ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] zitto zitto, terra terra, papale papale;
(c) le locuzioni pragmatiche sono frasi o sintagmi che non veicolano il proprio significato letterale, agendo piuttosto come «indicatori di atti linguistici» (Voghera 2004: 60) o ➔ segnali discorsivi: in altre ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] alla buona formazione sintattica e alla puntualità lessicale preferisce la funzionalità ➔ pragmatica, vale a dire l’appropriatezza del rapporto tra gli usi linguistici, gli interlocutori e il contesto comunicativo.
Alcune varietà diamesiche sono ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] 1956-1957, vol. 2°, p. 770)
Condizione pragmatica fondamentale del discorso indiretto libero, l’intersezione dei centri Garavelli, «il procedimento ha le sue radici nell’uso linguistico comune ed è documentabile ben prima dell’Ottocento» (Mortara ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] i tempi più spesso usati per la costruzione linguistica dello sfondo hanno ➔ aspetto imperfettivo, quelli impiegati frasi temporali può essere associata una presupposizione di verità (➔ pragmatica), che si instaura o no a seconda di alcuni parametri ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] Da un punto di vista logico e pragmatico, restrittive e appositive svolgono funzioni completamente mondo. In effetti esso costituisce uno dei tratti della Lega linguistica europea (chiamata anche SAE, Standard Average European «europeo medio standard ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] in quanto si riallacciano alla sfera, più propriamente pragmatica, dei ➔ segnali discorsivi e dei ➔ Roma, Bulzoni, pp. 155-170.
Simone, Raffaele (200819), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1990).
Vietri, Simonetta (2004), ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] ; Marotta, Giovanna (1989), Fra grammatica e pragmatica. La geminazione consonantica in latino, Pisa, Giardini in italiano: questioni teoriche ed analisi sperimentale, in Scritti linguistici e filologici in onore di Tristano Bolelli, a cura di ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...