(fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo [...] che fa capo a Ferdinand de Saussure e ai suoi discepoli C. Bally e A. Sechehaye, fondata essenzialmente sulla distinzione fra linguisticadiacronica (o storica) e sincronica (o descrittiva); il gruppo di studiosi (H. Frei, R. Godel, A. Burger) che ha ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] così l’ambizione di cogliere direzioni di evoluzione diacronica.
Tradizionalmente si considerano come afferenti alla pragmatica tre tipi principali di fenomeni linguistici: la deissi, gli atti linguistici e gli impliciti (Levinson 1983).
Si intende ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] , richiede una trattazione a sé ed è terreno di studio di una branca specifica delle scienze del linguaggio, la linguistica storica (o diacronica).
Nella prospettiva sviluppata da Eugenio Coseriu (cfr. Coseriu 1973: 135-152), prevalente nella ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] variazione diatopica può essere messa in rapporto anche alla diacronia; da un lato, infatti, in alcune varietà I, ix, 4-10) alcune penetranti osservazioni sulle differenze linguistiche tra le parlate di centri di una stessa regione (Ravenna ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] avvengono cambiamenti non solo nei tratti linguistici propri delle diverse varietà, ma anche nei rapporti reciproci fra varietà e quindi nell’architettura della lingua.
Sia nella sincronia che nella diacronia, lungo l’asse diatopico si dispongono ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] autori italiani (cfr. Rovere 1989: 137 segg.). In testi di linguistica e di critica letteraria si trovano inoltre usi in cui il si riscontrano considerando, ad es. in prospettiva diacronica, la corrispondenza commerciale per quanto riguarda le forme ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] dell’incidenza del classicismo nella storia della lingua e della riflessione linguistica italiane, quindi, non può configurarsi se non come un’essenziale rassegna diacronica volta a evidenziare le specificità ideologico-culturali delle opzioni e/o ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] tra i 12 e i 16 mesi, agli inizi del loro apprendimento linguistico; prima di quell’età l’uso del baby talk è saltuario, mentre , pop, dada, dad, daddy; Jakobson 1971).
La stabilità diacronica delle forme di baby talk è attestata per l’italiano dall’ ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...