MERLO, Clemente
Sandra Covino
– Nacque a Napoli, il 2 maggio 1879, da Pietro ed Elisabetta (Bettina) Bergonzoli.
La famiglia, originaria di Fossano, aveva fatto parte dell’élite risorgimentale piemontese; [...] e, con essa, l’evoluzione diacronica di tipi dialettali distinti, alle cosiddette Berlin-New York 2003, pp. 411-420; M. Loporcaro, C. Salvioni linguista, in C. Salvioni, Scritti linguistici, V, Locarno 2008, pp. 45-97; Id., Ascoli, Salvioni, M ...
Leggi Tutto
Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] sempre inteso in termini locali, cioè in relazione all’ambito linguistico a cui si fa riferimento;
(b) quel che si semplifica cui corrisponde funzionalmente.
Data la prospettiva essenzialmente diacronica dalla quale si deve guardare ai fenomeni ...
Leggi Tutto
I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] allora?
Lo studio dei segnali discorsivi ha un’essenziale dimensione diacronica (per es., Sweetser 1990; Traugott & Dasher 2002 discorso, in Linguistica testuale. Atti del XV congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Genova ...
Leggi Tutto
I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] di «recarsi in un luogo» (altri esempi, anche in prospettiva diacronica e diatopica, in Amenta & Strudsholm 2002):
(26) non costrutti fasali e la loro funzione testuale, in Linguistica testuale comparativa. In memoriam Maria-Elisabeth Conte. Atti ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie dell'origine del linguaggio
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema di ricostruire le origini di una determinata [...] (i nomoteti); (ii) la questione se i nomi siano stati posti per natura o per convenzione; (iii) l’evoluzione diacronica delle forme linguistiche.
Il primo aspetto, quello che riguarda l’accenno che viene fatto nel dialogo alla presenza di un nomoteta ...
Leggi Tutto
Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] in grado di generare delle idee.
Scrutata da una prospettiva diacronica, la resistenza che la prosa sveviana oppone ad arcaismi e 1984: 105).
Che il rispetto della langue, dell’istituto linguistico sicuro e affidabile, non sia mai stato per Svevo un ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scoperta dell'origine comune delle lingue antiche dall'indoeuropeo
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto ci [...] famiglia.” (citato in Robert H. Robins, Storia della linguistica, Bologna, 1971).
Se vogliamo stabilire un atto di battesimo fonetiche”. Esso può essere così formulato: se, nella trasformazione diacronica di una lingua, a diventa b nel contesto X, ...
Leggi Tutto
L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] antiche, dotata per giunta di una straordinaria stabilità diacronica. Infatti, esso appare in una catena ininterrotta forme testuali. Atti del VII congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Roma, 1-5 ottobre 2002), a ...
Leggi Tutto
Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] (1997), L’origine del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Marotta, Giovanna (1995), Apocope nel parlato di Toscana, «Studi italiani di linguistica teorica e applicata» 24, 2, pp. 297-322 ...
Leggi Tutto
Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] senātus / senātūs
(5) tempus / tempora
Nell’evoluzione diacronica tale pluralità di forme s’è fortemente ridotta, o formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer, 2004, «Rivista di linguistica» 20, 2, pp. 375-400.
Mańczak, Witold (1958), ...
Leggi Tutto
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...