Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] / parole e al concetto di sistema elaborato da Charles Bally) risultava inutilizzabile anche in una prospettiva di pragmaticalinguistica, in quanto non graduabile secondo i diversi usi o funzioni della lingua. Per tali difficoltà, nonostante le ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] , fai duecento metri e il cinema è subito qui [gesto con la mano] sulla destra (C. Andorno, Che cos’è la pragmaticalinguistica, Roma, Carocci, 2005, p. 42).
L’espressione qui sulla destra non indica infatti «sulla destra del luogo in cui il parlante ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] di filosofia del linguaggio, Milano, Feltrinelli.
Sbisà, Marina (1989), Linguaggio, ragione, interazione. Per una teoria pragmatica degli atti linguistici, Bologna, il Mulino (nuova ed. digitale http://www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/3390 ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] realizzazione di cladogrammi che descrivano relazioni di parentela o affinità linguistica sulla base di parametri espressi in termini numerici.
Con l’espressione l. pragmatica lo statunitense C. Morris indicava quella branca della scienza generale ...
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LINGUISTICA TESTUALE
Maria-Elisabeth Conte
La l. t. (v. App. IV, ii, p. 346), quale branca della linguistica teorica, si è espansa secondo tre linee di sviluppo. In primo luogo, si è continuato a interrogarsi [...] situazionale e socio-culturale). In un'ottica pragmatica, il testo viene considerato un atto comunicativo proprietà intrinseca dei testi che è rintracciabile in tutti quei mezzi linguistici che connettono gli enunciati e le parti di un testo. ...
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Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico [...] di ricerche che cercano di definire il significato in rapporto alle convenzioni culturali e sociali che regolano la comunicazione linguistica, o, anche, alle intenzioni e alle credenze dei parlanti. Esempi di questo tipo di ricerche possono essere ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] ), aveva distinto le tre discipline, sintattica, s. e pragmatica, in cui si articola la semiotica. Sulla base dell’assunto che la s. è la disciplina che studia il rapporto tra le espressioni linguistiche e ciò a cui queste si riferiscono, Tarski in ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] ’oggetto in base a una regola).
Morris, a sua volta, sullo sfondo di un’originale sintesi tra pragmatismo e temi di analisi linguistica ripresi dal neopositivismo, propone importanti contributi alla s., suddividendo la ‘scienza generale dei segni’ in ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] vittoria del generale bizantino Narsete.
Giustiniano emana la Pragmatica Sanctio che estende all’I. l’organizzazione imperiale a loro volta lungamente fedeli, vari filologi classici o filosofi o linguisti, da M. Valgimigli a G. Pasquali, da E. Garin ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] ha saputo ottenere risultati più con la diplomazia e il pragmatismo che con la forza bellica: in questo senso vanno citati rendere motivi storici e folcloristici autoctoni attraverso modelli linguistici e formali d’ispirazione classica, nel tentativo ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...