L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] , Amsterdam - Philadelphia, Benjamins, pp. 59-115.
Gobber, Giovanni (a cura di) (1992), La linguisticapragmatica. Atti del XXIV congresso della Società di Linguistica Italiana (Milano, 4-6 settembre 1990), Roma, Bulzoni.
Halliday, Michael A.K. (1985 ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] Francia e in Spagna, paesi che hanno una tradizione di ➔ politica linguistica e un mercato internazionale ben più solidi di quelli italiani.
Si a controllare, anche localmente, l’architettura semantico-pragmatica dei testi» (Ferrari 2007: 79).
In ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , è opinione condivisa che la dimensione pragmatica abbia un ruolo nel determinare il numero caso del caso, in E. Bach & R.T. Harms, Universali della teoria linguistica, a cura di Giorgio R. Cardona, Torino, Boringhieri, 1978, pp. 27-131).
...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] (2002), Assertive e interrogative a Bologna e a Roma, in La fonetica acustica come strumento di analisi della variazione linguistica in Italia. Atti delle XII giornate di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (AIA) (Macerata, 13-15 dicembre 2001 ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] , negare e così via (➔ illocutivi, tipi; ➔ pragmatica). Possiamo, inoltre, usare queste espressioni con l’intento di
L’intonazione può avere un ruolo nell’espressione di alcuni di tali atti linguistici. Nelle figg. 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 sono ...
Leggi Tutto
Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] miriade di caratteri locali che restano non toccati dalla naturale tendenza all’unificazione linguistica. Può poi riconoscersi anche in altro, interessando la pragmatica e la testualità:
È possibile e doveroso [...] chiedersi se non sia individuabile ...
Leggi Tutto
Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] 2, «Italiano e oltre» 9, pp. 22-28.
Desideri, Paola (1998a), Il discorso politico tra pragmatica e argomentazione, «LiSt. Quaderni di studi linguistici» 4-5, pp. 71-92.
Desideri, Paola (1998b), Metalinguaggio e retorica dell’attenuazione nel discorso ...
Leggi Tutto
L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] la vite e ora non gira più).
Per la ➔ pragmatica e testualità, i più diffusi fenomeni di organizzazione del (a cura di) (2006), La città e le sue lingue. Repertori linguistici urbani, Napoli, Liguori.
Galli de’ Paratesi, Nora (1984), Lingua toscana ...
Leggi Tutto
In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] sugli obiettivi comunicativi e sulla selezione dei corrispondenti mezzi linguistici. Entrano in gioco quindi i tipi di azione linguistica e gli atti linguistici (➔ pragmatica; ➔ illocutivi, tipi) frequenti nella comunicazione tecnica, come esporre ...
Leggi Tutto
Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] zitto zitto, terra terra, papale papale;
(c) le locuzioni pragmatiche sono frasi o sintagmi che non veicolano il proprio significato letterale, agendo piuttosto come «indicatori di atti linguistici» (Voghera 2004: 60) o ➔ segnali discorsivi: in altre ...
Leggi Tutto
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...