Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] 27-90.
Cresti, Emanuela (1992a), Le unità d’informazione e la teoria degli atti linguistici, in La linguisticapragmatica. Atti del XXIV congresso della Società di Linguistica Italiana (Milano, 4-6 settembre 1990), a cura di G. Gobber, Roma, Bulzoni ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] intonativo è quella finale, che – con valenza pragmatica neutra – è discendente nelle dichiarative e non Roma, Il Calamo, pp. 53-58.
De Mauro, Tullio (19723), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
D’Imperio, Maria Paola ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] Luigi (1986), Italian syntax, Dordrecht, Reidel.
Cinque, Guglielmo (1991), Teoria linguistica e sintassi italiana, Bologna, il Mulino.
Conte, Maria Elisabeth (2010), Modalità tra semantica e pragmatica, in Ead., Vettori del testo, a cura di F. Venier ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , è opinione condivisa che la dimensione pragmatica abbia un ruolo nel determinare il numero caso del caso, in E. Bach & R.T. Harms, Universali della teoria linguistica, a cura di Giorgio R. Cardona, Torino, Boringhieri, 1978, pp. 27-131).
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] e la figlia rimase da sola al governo del regno (C. Andorno, Linguistica testuale, Roma, Carocci, 2003, p. 37)
i referenti il re e alla norma sono dovuti in parte alle rispettive finalità pragmatiche. Prendiamo il caso degli annunci pubblicitari. In ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] possibili di questi tre elementi base consentono di identificare sei tipi linguistici:
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a. SOV
b. SVO
c. VSO
d contorno intonativo particolare, che consente di coglierne la marcatezza pragmatica:
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a. Marco, viaggia sempre in prima classe ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] italiana» 17, pp. 145-193.
Rossi, Fabio (2000), Tratti pragmatici e prosodici della dislocazione a destra nel parlato spontaneo, Firenze, LABLITA, Laboratorio linguistico del dipartimento di italianistica dell’università di Firenze.
Sabatini ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] concernono aspetti fonetici, come accento e rima.
In linguistica, la prosodia coinvolge più di un singolo fonema, ossia differenziare il significato e il valore pragmatico delle frasi (➔ pragmatica). Il suo correlato principale è la variazione ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] RAI.
Passando alla definitezza non inerente, ma determinata dal contesto linguistico (in questo caso si parla di referenza testuale) o extralinguistico (referenza pragmatica), va notato come l’articolo determinativo (definito) sia obbligatorio nel ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] ogni livello: lessicale, morfologico, sintattico, semantico e pragmatico.
La negazione di una frase è espressa tipicamente . Atti del XXV congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Lugano, 19-21 settembre 1991), a cura ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...