semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] ), aveva distinto le tre discipline, sintattica, s. e pragmatica, in cui si articola la semiotica. Sulla base dell’assunto che la s. è la disciplina che studia il rapporto tra le espressioni linguistiche e ciò a cui queste si riferiscono, Tarski in ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il tuttavia restano non garantite (P. Ricoeur), fino alla teoria semantico-pragmatica del s. di U. Eco.
Geografia
In cartografia, si chiamano ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] norma, una legge; l’esempio più ovvio è il s. linguistico). In rapporto all’interpretante il s. può essere un rema ( signs (1938) della teoria dei s. in sintassi, semantica e pragmatica, intesa come analisi e studio della situazione in cui il s. ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] soluzione è nota come ‘realismo moderato’.
Linguistica
U. linguistici L’insieme di proprietà che risultano può essere o iniziale o finale).
La seconda spiegazione è pragmatica. Le lingue sono somiglianti, in questa prospettiva, perché servono ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] e ha conseguentemente esercitato un influsso imponente sui dibattiti pragmatici, sovente intersecando aree disciplinari e branche di ricerca diverse ma correlate, quali la linguistica testuale e la sociolinguistica, la neoretorica, la psicologia ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] e ha conseguentemente esercitato un influsso imponente sui dibattiti pragmatici, sovente intersecando aree disciplinari e branche di ricerca diverse ma correlate, quali la linguistica testuale e la sociolinguistica, la neoretorica, la psicologia ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] and necessity (1947). La ‛semantica' - inquadrata, con la ‛pragmatica' e la ‛sintattica', nella ‛semiotica' intesa come ‛teoria modello non è definibile in esso. Le gerarchie linguistiche in linguaggi e metalinguaggi rivelano la propria inerenza ...
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Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] ? Questo è quanto si sforzeranno di realizzare i logici che, accordando il primato alla ‛pragmatica', esamineranno il linguaggio e le espressioni linguistiche non in rapporto alla sintassi - che si occupa di relazioni tra espressioni ‛ben formate ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] perduto, si poteva comunque ricostruire con un’indagine filologica e linguistica del sostrato che del loro sepolto linguaggio era rimasto nel latino dei più rozzi e pragmatici Romani.
Con questo escamotage archeologico Vico affrontava in realtà i ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] adatti all'oggetto e rispondenti alla tradizione linguistica in cui quel determinato campo culturale (1946), pp. 307-322; A. Vasa, La problematica di razionalismo critico e pragmatismo sociale in A. B. e nella sua scuola,in Riv. di storia della ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...