scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] stata largamente influenzata dalla ricerca sull’IA e dall’informatica. Si aggiunga infine l’impatto delle teorie linguistiche di N. Chomsky che, estese all’ambito psicolinguistico, avevano ipotizzato l’esistenza di autentiche capacità mentali innate ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] di italiano L2. Problemi e metodi di analisi quantitativa, in Atti del IV congresso di studi dell’Associazione italiana di linguistica applicata (Modena 19-20 febbraio 2004), a cura di G. Banti et al., Perugia, Guerra, pp. 241-257.
Valentini, Ada ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] specifica tre tipi di effetti: l’assicurarsi la ricezione, cioè far sì che il significato e la forza dell’atto linguistico vengano compresi; l’entrata in vigore, cioè la produzione di uno stato di cose convenzionale; la sollecitazione di una risposta ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] a cura di A. Carli, Milano, Franco Angeli, pp. 15-19.
Carli, Augusto (2006), Una scienza - una lingua? I conflitti linguistici nella comunicazione scientifica, in Zhì. Scritti in onore di Emanuele Banfi in occasione del suo 60° compleanno, a cura di ...
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Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue [...] una lingua o di un dialetto si evolvono secondo leggi costanti. A questa teoria si opposero molti linguisti e scuole linguistiche dell’ultimo Ottocento e infine la scuola idealista del primo Novecento, accogliendo la formulazione pratica delle leggi ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] della lingua italiana rispetto alle lingue dell’antichità classica.
Dell’ambiguità e dell’anfibologia si occupano i linguisti del Novecento, a cominciare da Ferdinand de Saussure, che riconobbe nel variare combinatorio (anagramma) del significante ...
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Soprattutto con l’avvento dei corpora (➔ corpora di italiano) e degli strumenti informatici per consultarli, è divenuto possibile studiare con metodi statistici l’andamento di occorrenza di parole e di [...] più famosa è appunto la legge proposta da Zipf stesso, che predice che la frequenza di occorrenza di una parola (o altra unità linguistica) in un testo/corpus è data da una costante divisa per il rango della parola medesima (Zipf 1949).
Dal punto di ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] cura di T. Telmon e S. Canobbio (cfr., anche per una panoramica complessiva, Loporcaro 2009: 30-32), e il recente Atlante linguistico della Basilicata (ALBA) di P. Del Puente ed E. Giordano (Del Puente 2008). È invece un’opera a carattere tematico l ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] è stata in seguito aggiunta (anche se la sua introduzione come dimensione autonoma non è condivisa da tutti i linguisti), una quarta dimensione, la diamesia, atta a cogliere la variazione in correlazione col mezzo fisico (canale visivo-grafico oppure ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] causati dall’evolversi della lingua nel tempo. Italiano p. Espressione con la quale, a partire dagli anni 1960, alcuni linguisti hanno indicato il tipo di italiano imperfettamente acquisito da chi ha per madrelingua il dialetto o, in genere, da ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...