Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] della grafia italiana. In seguito all’ingresso di numerosi forestierismi, Migliorini proponeva il ➔ neopurismo, l’azione dei linguisti nell’orientare la naturale evoluzione della lingua di modo che essa non perdesse le sue caratteristiche peculiari ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] , e il francese, il tedesco e lo sloveno dall’altra rendono problematico sostenere che ci sia una coincidenza piena tra confini linguistici e confini di stato in Valle d’Aosta, Alto Adige e Venezia Giulia. Va osservato ancora che il confine sancito ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] è stata in seguito aggiunta (anche se la sua introduzione come dimensione autonoma non è condivisa da tutti i linguisti), una quarta dimensione, la diamesia, atta a cogliere la variazione in correlazione col mezzo fisico (canale visivo-grafico oppure ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] causati dall’evolversi della lingua nel tempo. Italiano p. Espressione con la quale, a partire dagli anni 1960, alcuni linguisti hanno indicato il tipo di italiano imperfettamente acquisito da chi ha per madrelingua il dialetto o, in genere, da ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] , o per un'origine comune o per prestito". Infatti la constatazione di somiglianze lessicali tra due o più sistemi linguistici non è di per sé garanzia assoluta di un rapporto di affinità genealogica. Queste somiglianze possono essere dovute al caso ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] e diacronia del presente, in Studi di lessicografia italiana, 1991, 11, pp. 269-322.
C. Marazzini, Neologismo, in Dizionario di linguistica, diretto da G.L. Beccaria, Torino 1994, ad vocem; G.M. Verardi, Le parole veloci. Neologia e mass-media negli ...
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MICENEO
Anna Sacconi
(App. IV, II, p. 471)
Linguistica. - Ricordiamo preliminarmente che è invalso l'uso d'indicare convenzionalmente con il nome di m. la lingua dei testi greci scritti nel 2° millennio [...] dalla vicinanza geografica che accomunava tutti i popoli greci tra il 2000 e il 1200 a.C. Di conseguenza gli scambi linguistici e culturali tra i gruppi dialettali nel 2° millennio furono molto più intensi di quanto si potesse pensare all'epoca di ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] E. Rosamani, P.G. G., in Pagine istriane, s. 4, V (1964), pp. 193-201; L. Heilmann, P.G. G. e la moderna linguistica, in Atti dell'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, classe di scienze morali, Rendiconti, s. 5, LVI (1967-68), pp. 26-36 ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] a temi astratti e al bello scrivere che alle tante esigenze pratiche della vita quotidiana, ha dovuto adattare i suoi mezzi linguistici ed estendere le sue risorse per adattarsi anche a questo nuovo raggio d’azione. Si sono in tal modo manifestati ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] la polisemia è un fenomeno normale: si pensi, per es., alla varietà di significati di morfema o di fonema in linguistica.
Di fronte al crescente bisogno di denominazioni tecniche e scientifiche agisce, infatti, il principio dell’economia, volto a ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...