La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. La comunicazione scientifica ed erudita
Michael J. Gorman
La comunicazione scientifica ed erudita
Nei tre libri del De occulta philosophia, [...] nel suo tentativo da coloro che non desideravano che la conoscenza giungesse alla moltitudine. La proliferazione di opere nelle linguevolgari europee nel XVI e nel XVII sec., dal De Beghinselen der Weeghconst (Le origini dell'arte di pesare) di ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] la Chiesa nel campo dell'istruzione e quali furono le conseguenze della scelta di usare il latino invece delle linguevolgari? Si è spesso affermato che gli antichi Greci riuscirono a conseguire risultati tanto straordinari proprio perché non avevano ...
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L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] dell'"ornatum verborum"; i mercanti, infatti, "tutti o quasi si scrivono e si riscrivono l'un l'altro nelle proprie linguevolgari" o al più "in un latino corrotto" (26).
In congiunture del genere, le novità nei processi formativi potevano venire ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica ebraica
Tony Lévy
La matematica ebraica
Gli studiosi ebrei arabofoni che vivevano nei paesi dell'Islam rappresentavano una [...] natura esclusivamente geografica: i testi che possediamo testimoniano il ricorso sempre più frequente al latino e alle linguevolgari. Il corpus delle opere matematiche ebraiche identificabili come 'italiane' (sia che siano state scritte da studiosi ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'alchimia nel Medioevo latino e greco
Robert Halleux
L'alchimia nel Medioevo latino e greco
L'alchimia consisteva in un insieme di [...] commenti, dossografie e compilazioni; molti di questi testi furono redatti non in latino, ma nelle diverse linguevolgari, una circostanza che attesta una crescente tendenza alla volgarizzazione. L'alchimia non soltanto penetrò nella cultura generale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La discussione intorno alle fonti filosofiche di Dante è tanto vasta e articolata che non [...] il poeta si prepone l’obiettivo di definire quale sia il volgare illustrissimo. Le linguevolgari, di contro ad altre come il latino che è una lingua artificiale, hanno il carattere della naturalità. La facoltà del linguaggio è prerogativa dell’uomo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] (v. cap. XXVI).
Altre raccolte, che sembra si siano conservate in singole copie, usano indifferentemente il latino e due linguevolgari, il francese e l'inglese (e in un caso l'irlandese), secondo una procedura, nota come mescolanza o scambio di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] diretta opposizione alla pedagogia gesuita, i cattolici illuminati difendono l’insegnamento di un sapere operativo, delle linguevolgari e delle letterature e scienze moderne. Il rinnovamento della vita religiosa deve avvenire, in questa prospettiva ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] nuova aristocrazia, cultura popolare, poesia ed epica in linguevolgari, erano stati tutti movimenti dello spirito (ossia ‘ ricostruzione dello storico viennese, è stato il Vangelo in lingua volgare: proprio l’uso del latino aveva infatti fino ad ...
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gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] , cioè principi, baroni, cavalieri, e molt'altra nobile gente, non solamente maschi ma femmine, che sono molti e molte in questa lingua, volgari e non litterati (IX 2-5). Solo a chi è veramente nobile può essere utile la sentenza de le canzoni, che ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...