Paolo Mancini
La velocità di cambiamento del mondo dei mass media ha raggiunto picchi incredibilmente elevati e fino ad oggi sconosciuti. Un’affermazione di Manuel Castells, divenuta ormai celebre, mette [...] per diffondere le sue tesi e soprattutto per stampare la Bibbia, che traduce nelle cosiddette linguevolgari infrangendo così il dominio del latino, lingua ufficiale della Chiesa cattolica romana. A tutti gli effetti Martin Lutero usa la stampa come ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] saldamente in grado di leggere e scrivere, si diffondono nuove pratiche di scrittura anche per quanto concerne le linguevolgari, si rinnovano e si moltiplicano le maniere di scrivere. Se nei primi secoli del Medioevo gli individui scrivevano ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] specie menzionate; è senza dubbio una delle ragioni della lentezza delle traduzioni della Naturalis historia di Plinio nelle linguevolgari in quanto se, dal 1479, sarà pubblicata la traduzione in italiano di Cristoforo Landino, bisogna aspettare il ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] non romanze in uno stesso territorio è stata indicata come fattore importante per il progressivo affrancarsi delle linguevolgari dal latino (Roncaglia 1965: 153). La prima registrazione di un idioma volgare avvenne proprio in una situazione di ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] un enorme successo fino al sec. 16° e fu tradotta, già all'inizio del sec. 14°, in gran parte delle linguevolgari della cristianità. Perciò essa raggiunse non solo i chierici ansiosi di rendere piacevoli i propri sermoni con esempi concreti, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] umana che, accanto a una precettistica di carattere generale, fece la fortuna dell’opera e della sua traduzione nelle linguevolgari in quanto capace di parlare un linguaggio comprensibile a chiunque; e ciò risulta evidente anche a una rapida scorsa ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] XIV e la fine del XVI secolo.
Ancor prima dell'introduzione della stampa, questo successo si manifestò con le traduzioni nelle linguevolgari che ne furono fatte e con l'ampiezza della tradizione manoscritta. Già Apostolo Zeno (cfr. Fontanini, p. 367 ...
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COLOCCI, Angelo
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Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] (Roma 1503)la sua Sermonum decas e il già nominato Pierio Valeriano, oltre che nel Dialogo sopra le linguevolgari, lo introdusse come interlocutore nel De litteratorum infelicitate e gli dedicò il ventitreesimo libro dei suoi Hieroglyphica (Lugduni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerata a lungo come una reazione agli abusi ecclesiastici, la Riforma protestante [...] che travaglia l’Europa moderna. La rapida diffusione delle idee dei riformatori, favorita dall’uso della stampa e delle linguevolgari nel contesto di una nuova concezione dell’uomo e dei suoi bisogni, porta a una spaccatura dell’unità religiosa che ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] laudatoria, non è lontano dalla realtà storica. Comunque il De dictis, subito ampiamente diffuso e tradotto in varie linguevolgari, contribuì, forse più di qualunque altra opera, a creare e diffondere la fama di Alfonso grande mecenate e principe ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...