Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] 117-178.
Cortelazzo, Michele A. (1971), Voci “gergali” in un glossario militare del 1918, «Studi mediolatini e volgari» 19, pp. 33-49.
Renzi, Lorenzo (1966a), Parole di caserma, «Lingua nostra» 27, pp. 87-94.
Renzi, Lorenzo (1966b), Parole di guerra ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] non adattati attraverso il greco, ma ebbero un ruolo diverso in italiano: i primi due (geenna e mammona) rimasero estranei alla lingua comune; amen è entrato nell’uso; Pasqua è il nome di una festività tra le più importanti del nostro calendario.
Per ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] ted. haben, il quale non si connette a habēre ma a capĕre «prendere, tenere in mano». L’insieme dei volgari romanzi, ossia delle lingue e dei dialetti neolatini, assume, in questo contesto, un ruolo esemplare perché la loro base storica latina, e con ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] la regionalità, Locarno, Osservatorio linguistico della Svizzera Italiana.
Pellegrini, Giovanni Battista (1960), Tra lingua e dialetto in Italia, «Studi mediolatini e volgari» 8, pp. 137-153; rist. in Pellegrini 1975, pp. 11-35.
Pellegrini, Giovanni ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] , di certi usi, sono le raccolte di ‘errori’ di lingua e gli strumenti didattici impiegati nella scuola milanese e lombarda tra ha snaturato il dialetto nella conversazione delle persone non volgari. In certe conversazioni ha creato una specie di ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] dal tardo XVIII secolo in luogo del cirillico) e anche lingue europee di ceppo germanico come il tedesco e l’inglese. XII secolo, i documenti mostrano come per la trascrizione dei volgari fossero usati grafemi che, in seguito, diventarono via via ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...]
Il modello di lingua che viene codificato è «il toscano urbano della classe colta di Firenze» (Galli de’ Paratesi 1984: 60), cioè una varietà scritta, un registro letterario con influenze latineggianti e di altri volgari, e non il fiorentino parlato ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] volgari italiani, è determinante: il repertorio di tecnicismi delle arti, infatti, secondo le modalità tipiche della lingua tentò la strada di un conguaglio: lo dimostrano le versioni volgari del De pictura di Alberti eseguite da Lodovico Domenichi ( ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] Giovanardi (1994), D’Agostino (1995: 573-585) e Porta (1995).
La lingua dei volgarizzamenti – a parità di registro e di tipo di pubblico – non dei costrutti latini in favore di «altri genuinamente volgari» (Dardano 1969: 69); lo stesso participio ...
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Odore
Red.
Stefano Allovio
L'odore è la sensazione specifica dell'organo dell'olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata. Gli studi antropologici hanno messo in evidenza come gli [...] pure si riconoscerebbe fra mille; in questi casi le lingue riescono a tradurre soltanto imperfettamente e le terminologie risultano lavoratrice, sporca, puzzolente e solita usare profumi volgari e forti. Malgrado le difficili condizioni di vita ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...