GOFFREDO di Monmouth
Angelo Monteverdi
Scrittore latino del sec. XII, nato a Monmouth di schiatta gallese, vissuto per lunghi anni (1129-1151) a Oxford presso l'arcidiacono Gualtiero, indi eletto (1151) [...] , l'Historia ebbe immenso successo: fu sfruttata, non senza contrasto, dagli storiografi, continuata, versificata, tradotta in varie linguevolgari. Una traduzione poetica francese, il Roman de Brut di Wace (1155), contribuì alla celebrità di quella ...
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. Letteratura. - Si disse conflictus, altercatio o disputatio in latino, débat, disputation, bataille in francese, Streitgedicht in tedesco, questione, contenzione, altercazione, contrasto in italiano, [...] in cui si disputa se è meglio amare un letterato o un cavaliere, e di cui si hanno pure redazioni nelle linguevolgari. Nelle letterature romanze alcuni contrasti sono fra l'amante e la donna, come quelli notissimi di Rambaldo de Vaqueiras (in cui ...
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IACOPO da Varazze (Iacobus de Voragine)
Salvatore Battaglia
Agiografo, nato a Varazze (Genova) verso il 1228-1230, morto a Genova il 14 luglio 1298. Nel 1244 vestì l'abito domenicano; e presto si distinse [...] eroi della santità. La Legenda diventò testo di cristiana edificazione, diffuso in tutto l'occidente, tradotto nelle varie linguevolgari, edito più volte durante i secoli XV-XVII. La versione italiana del Trecento rende schiettamente l'originale con ...
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Setta religiosa indiana. Le sue dottrine si riconnettono a quelle di Rāmānuja, nato presso Madrās, secondo alcuni nel 1016 o 1017, secondo altri circa il 1050. Egli ammetteva tre principî eterni: l'anima [...] secondo alcuni, secondo altri nel XV sec.), che lo allargò a tutte le caste e usò per la propaganda le linguevolgari, specialmente la hindī. Il movimento si diffuse largamente e divenne popolare; oggi conta circa 765.000 seguaci, adoratori in genere ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] bononiensis, bolognese. La sempre maggiore diffusione dell’uso dello scrivere, anche fra i laici e nelle linguevolgari, e la crescita della produzione documentaria, provocano contemporaneamente anche la formazione di nuove corsive che sostituiscono ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] il De vulgari eloquentia e la Monarchia possono chiudere la letteratura l. medievale. Contemporaneamente infatti le linguevolgari si erano dappertutto affermate come nuovo strumento d’espressione artistica e giungevano ai più alti livelli anzitutto ...
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Titolo generico di opere didattiche medievali, in cui la descrizione delle ‘nature’ e ‘proprietà’ degli animali è utilizzata per ritrovare insegnamenti di ordine religioso e morale. I b. rientrano nella [...] soprattutto a Isidoro di Siviglia. Il più antico b. può considerarsi il De naturis animalium di Pier Damiani. Molti i b. in linguevolgari: il più antico è quello di Philippe de Thaon (sec. 12°). Quanto ai b. italiani, un B. toscano, risalente al 13 ...
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Teologo e cardinale (Cracovia 1504 - Capranica 1579). Del ramo polacco degli O., nobili di Como, sacerdote nel 1540, nel 1549 vescovo di Chelmno (Kulm) per volontà del re Sigismondo II Augusto, di cui [...] famoso: la sua Confessio fidei christianae catholicae (redazione definitiva 1557) giunse alla trentesima edizione ancora vivente l'autore. Nel De sacro vernaculo legendo (1558) argomentò la sua contrarietà all'uso delle linguevolgari nella liturgia. ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] con scambi a livello europeo. In questo periodo, grazie alla stampa si ha la definitiva canonizzazione dei volgari, che divengono lingue ufficiali anche dal punto di vista letterario. Se nel 1470 in Italia sono operanti solo 4 tipografie ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] un sentimento così intimo della poesia, da intenderla e gustarla indipendentemente dalle forme esteriori, tanto nella lingua latina quanto nei nuovi volgari, e una libertà di mosse nel creare fuori degl'impacci d'ogni tradizione, come in pochi altri ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...