ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] musica e di ottica non pare che rimanga traccia, così dei versi volgari, ma è certo che, egli non poté essere scrittore se non latino non letterari; se mai, per i riflessi abruzzesi della lingua.
Ma degli studi dell'A. sono degni di sopravvivere due ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] . L’obbligo della letteralità, tuttavia, non aveva escluso l’apertura a numerosi volgarismi che, per il solo fatto di essere stati inglobati nella lingua della Bibbia, avevano acquistato prestigio: termini come appretiare, fornicatio, susurratio, ecc ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] dell'edizione, curata dai due amici, delle Antiche rime volgari (Bologna 1875-1888). Ancora da quell'interesse sono nati la genesi delle grandi epopee. Già conosceva il russo e altre lingue slave; ora apprese il finnico e nel 1884, mentre il Halbherr ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] Pinta, due passiones dall'Hagiomachia); Il Baldus e le altre opere latine e volgari a cura di U.E. Paoli, Firenze 1941; Il poema vario, a , ad Ind.; S. Isella, Ariosto e F., in Ariosto: lingua stile e tradizione, Milano 1976, pp. 39-48; E. Bonora ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] ogni schema petrarchistico e l'accoglienza, invece, di motivi "volgari" cui aveva fatto ricorso la letteratura di ispirazione riformistica con la famiglia Morato (elogiando la fedeltà alle lingue classiche di Olimpia); riattinse col Giraldi Cinzio ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] Iddio Ottimo Massimo ha dato loro, cioè l’eccellenza della propria lingua la quale oggi da gran parte del mondo è tenuta in e ebrei, alcuna dotta e pietosa persona si desse a fare volgari» (Speroni 1998: 321-322; sull’antiumanesimo dello Speroni, cfr ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica occidentale moderna nasce nel Medioevo con la poesia dei trovatori. Tali poeti costituiscono [...] evidente ed esplicita sia poi nei poeti volgari la dipendenza da modelli classici, soprattutto ovidiani ) dal X secolo.
La muwaššaha è invece un genere poetico strofico in lingua araba classica (ma ne esistono anche in ebraico) il cui schema di ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] d'iscrizioni e spogli di documenti cittadini latini e volgari, oltre alla descrizione dal vivo dei dialetto modenese erudizione, scienza naturale e scienza dello spirito (pp. 1-19); Lingua come arte o energia fonetica (pp. 340-342); La legge fonetica ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] e v, c e g palatali e velari, è già nell’antesignana Grammatica della lingua volgare (1437) di Leon Battista Alberti; e l’ortografia è poi, logicamente, il di Leon Battista Alberti e di altri umanisti volgari, prevale tuttavia il modello dell’ampio e ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] Esiste dunque un volgare illustre italiano, per Trissino identificato tout court con la lingua cortigiana, che non si identifica con nessuno dei singoli volgari locali, ma ne rappresenta la manifestazione più prestigiosa. Ecco come Trissino traduce ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...