Linguista ungherese (Szarvas 1872 - Budapest 1963), prof. (1921) di filologia slava nell'univ. di Budapest. Studiò i rapporti tra il lessico ungherese e quello delle circostanti lingueslave e dei dialetti [...] tedeschi. Cercò anche di dimostrare che la pianura danubiana ungherese al tempo dell'occupazione dei Magiari non era abitata da popolazioni slave. ...
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In linguistica, aspetto verbale nel quale l’azione è considerata nel suo volgere a compimento (perciò detta anche terminativa) e concentrata su un oggetto. All’aspetto p. si oppone quello imperfettivo. [...] I due aspetti si riscontrano nel sistema verbale di molte lingue, ma la loro contrapposizione è maggiormente avvertita nelle lingueslave. ...
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Lessicografo polacco (Toruń 1771 - Varsavia 1847), autore dello Słownik ję zyka polskiego ("Dizionario della lingua polacca", 6 voll., 1807-14), che, per l'enorme materiale lessicale che vi è registrato [...] e per i raffronti con le altre lingueslave, continua a conservare il suo valore. ...
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Linguista ceco (Dub u Vodňan, České Budĕjovice, 1859 - Brno 1925). Professore di filologia slava all'università di Vienna, si occupò in particolare di grammatica comparata delle lingueslave (Vergleichende [...] slavische Grammatik, 1906-08) e di lingua e letteratura paleoslava (Altkirchenslavische Grammatik, 1910). ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] un'importante serie di isoglosse, ciascuna delle quali definisce caso per caso le lingue germaniche, le lingueslave, le lingue celtiche, le lingue italiche, le lingue indo-iraniche. Il raffronto con altri tratti formali colloca ognuno dei gruppi in ...
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Y
Lettera estranea all'alfabeto italiano odierno; in quello latino mancava sino al tempo di Cicerone, quando vi fu accodata dandole il 22° posto; nell'alfabeto greco arcaico chiudeva la serie alfabetica, [...] valore di i se precede una vocale, ed è vocale equivalente alla i, se segue una consonante o una vocale; le lingueslave la usano per indicare la cosiddetta "i dura", suono difficile ad analizzare e definire; l'ungherese l'adopera per indicare che ...
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MIKKOLA, Jooseppi Julius
Carlo Tagliavini
Linguista finnico, nato il 6 luglio 1866, morto a Helsinki il 28 settembre 1946. Fu professore per molti anni di filologia slava all'università di Helsinki.
Il [...] Chronologie der türkischen Donaubulgaren, Helsinki 1918). Come slavista si occupò prevalentemente delle fasi più antiche delle lingueslave ed iniziò una Urslavische Grammatik, di cui sono usciti solo due fascicoli (Heidelberg 1913 e 1942). Notevoli ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] , francese, spagnolo, portoghese e russo il nucleo è occupato esclusivamente da vocali; in altre lingue (ad es., inglese o anche certe lingueslave come lo sloveno) in questa collocazione si trovano anche segmenti consonantici di tipo sonorante, cioè ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] , nell’Adriatico e nel Levante l’influenza romanza era soprattutto veneziana, come dimostrano i prestiti veneziani nelle lingueslave, e, attraverso queste, in ungherese. Mentre il francese spinse molti termini marinareschi italiani verso l’Europa ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] la tipologia di un’area linguistica, linguistica areale o linguistica tipologica (Ramat 1999). Per es., le lingue balcaniche, che comprendono lingueslave (il bulgaro, il macedone, il serbo), romanze (il romeno), l’albanese e il neogreco, mostrano ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...