Paese e stato dell'Europa settentrionale, che fa parte della regione morfologica detta Fennoscandia. Il nome è germanico (Finnland, cioè "paese dei Finni") e si ritrova per la prima volta in documenti [...] di questi antichi influssi germanici sono quelli dovuti alle lingueslave, che mostrano un'origine russa occidentale antica (pari a quella dei prestiti slavi nelle lingue baltiche indoeuropee). I contatti finno-slavi ebbero luogo fra il sec. IV e l ...
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. Voce della lingua colta, indicante "l'origine di una parola, o la derivazione di una parola da un'altra", significa inoltre la scienza che ricerca quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica [...] al latino nurus, o haricot a faseolus), per la maggior attenzione rivolta ai dialetti germanici, al celtico, alle lingueslave, per un acuirsi dello spirito critico, come reazione alla tradizione biblica e classica, per la conoscenza di più remoti ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] un'importante serie di isoglosse, ciascuna delle quali definisce caso per caso le lingue germaniche, le lingueslave, le lingue celtiche, le lingue italiche, le lingue indo-iraniche. Il raffronto con altri tratti formali colloca ognuno dei gruppi in ...
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PROSODIA
Giorgio Pasquali
Il termine greco del quale questo è trascrizione (προσῳδία) si riferisce originariamente all'accento; anzi il latino accentus (da ad e cantus) non è se non una riproduzione [...] a lungo nel greco e nel latino; è ancor viva in numerose altre lingue indoeuropee (per esempio, in lingueslave, in tedesco, in inglese, ecc.); e ha posto importante anche in lingue di altri gruppi, per esempio nel finno-ugrico. Al nativo dell'Italia ...
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. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] un'espressione unica. Il lessico baltico è ricco di voci tolte in prestito alle lingueslave e al tedesco.
L'appartenenza delle lingue baltiche alla famiglia indoeuropea fu riconosciuta dallo stesso fondatore della grammatica comparata indoeuropea, F ...
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Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] . La contiguità con aree linguistiche ricche di "casi" ha fatto sì che le lingueslave, per merito di quelle ugro-finniche, l'armeno per merito delle lingue caucasiche abbiano conservato molto bene l'antico sistema: e che l'ossetico, dialetto iranico ...
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È la terza lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso; il suo nome, che era ce in latino, si è conservato in quasi tutte le lingue europee; in italiano è ci. La sua forma deriva da quella [...] tedesca più recente è invalso il principio di sostituire alla c nel primo caso la z e nel secondo la k; nelle lingueslave ad alfabeto latino (croato, sloveno, cèco, polacco) la c ha dappertutto il valore di z dura.
Non soltanto la c ha diversi ...
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JAGIČ, Vatroslav
Giovanni Maver
Slavista, nato il 6 luglio 1838 a Varaždin in Croazia, morto il 5 agosto 1923 a Vienna. Studiò a Varaždin, a Zagabria, e poi (1856-1860) all'università di Vienna, dedicandosi [...] , per alcuni decennî, opera quasi esclusiva dello J.: non solo egli traduceva in tedesco gli articoli scritti nelle lingueslave, ma, metodico, chiaro, imparziale nei proprî lavori. imponeva queste sue qualità ai proprî collaboratori.
Bibl.: V. Jagič ...
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Filologo cèco, nato a Ďarmoty in Slovacchia nel 1753, morto a Bruna (Brno) nel 1829. Compiuti gli studî a Praga, entrò il 9 ottobre 1772 nell'ordine dei gesuiti, ma, sopraggiunta la soppressione della [...] in quella che la sostituì più tardi Slovanka (1814-1815), egli rivolse la sua attenzione a molti problemi delle lingueslave in generale tra cui particolarmente quello del glagolitico e quelli etimologici. Del 1807 è infatti l'articolo Glagolitica e ...
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LESKIEN, August
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Glottologo e filologo, nato a Kiel l'8 luglio 1840, morto a Lipsia il 20 settembre 1916. Studiò a Lipsia, poi a Jena, sotto la guida di A. Schleicher. Dal 1867 [...] serbocroata gli studî da lui perseguiti per molti anni sulla quantità e l'accento nelle lingueslave; e del serbocroato compose una grammatica, che, sebbene rimasta incompiuta, può dirsi monumentale. Ultima fatica del L. è una crestomazia lituana ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...