Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] slave, e dai popoli in genere conquistati e colonizzati dagli europei.
Storia della lingua
Il l. è una lingua indoeuropea, risale cioè a una lingua rustiche e plebee. Si venne così fissando una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] la teoria secondo cui lo y. deriverebbe da una base slava (giudeo-serba), che avrebbe costituito il tramite per lo sorto a Vilnius nel 1897) che considerava lo y. propria lingua nazionale (oltre a postulare il riscatto sociale e politico delle ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] o simile all’i semiconsonante italiano ma più nettamente distinto dall’i vocale (in tedesco, nella maggior parte delle lingue germaniche e slave e in molte trascrizioni dall’alfabeto cirillico e da altri).
Come il punto sull’i, così risale alle ...
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(lat. Gothi o Gothones) Tribù germanica orientale, alla cui formazione concorsero diverse stirpi, le principali delle quali erano di origine scandinava. I Gutoni, menzionati da Plinio il Vecchio e Tacito, [...] loro fusione e dai contatti con le locali tribù iraniche, sarmatiche e slave, nacque il popolo dei G. (inizi del 3° sec.). A dei due distinti popoli dei Visigoti e degli Ostrogoti.
La lingua dei G. (gotico) appartiene al ramo orientale del gruppo ...
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Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] dalle origini forme perifrastiche per tutta la coniugazione (io sono amato; fr. je suis aimé ecc.). Molte lingue, tra cui quelle baltiche, slave e nordiche, usano, per esprimere il p., il riflessivo (corrispondente, in italiano, al costrutto del si ...
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Slavista francese (Parigi 1881 - ivi 1967); lettore di francese a Char´kov (1905-09), prof. di lingue e letterature slave a Strasburgo (1919-23), dal 1924 prof. della stessa materia al Collège de France; [...] direttore della Revue des études slaves (dal 1937); membro dell'Institut de France (dal 1941). Studiò in particolar modo i canti popolari epici russi e svolse ricerche (Le Slovo d'Igor, 1940) per dimostrare ...
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Slavista italiano (Osimo 1923 - Roma 2021). Specializzatosi sotto la guida di G. Maver, dal 1965 è stato ordinario di filologia slava presso l'Università Cattolica di Milano e dal 1972 all'Università di [...] slavistiche, socio nazionale dei Lincei (1993). Propugnatore di una concezione della filologia slava intesa soprattutto come studio comparato delle lingue e delle letterature slave, oltre a promuovere convegni nell'ambito dei rapporti fra l'Italia e ...
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Slavista (Mosca 1891 - Berkeley, California, 1967), di famiglia polacca. Si trasferì (1918) in Polonia, dove divenne prof. di letteratura russa all'univ. di Cracovia (1928-39). Lasciata la Polonia (1940), [...] fu prof. di lingue e letterature slave nelle univ. di Bruxelles, Harvard (1940-44) e di California (Berkeley; 1944-58). Specialista di studî puškiniani (A. Puškin, studja, 1926; Pushkin's bronze horseman, the story of a masterpiece, 1955, nel quale ...
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Glottologo e filologo (n. Soissons, Aisne, 1890 - m. 1964), prof. di serbo-croato alla Scuola di lingue orientali di Parigi (dal 1927); direttore (1932) degli studî di lingue e letterature slave del Medioevo [...] alla Scuola degli studî superiori; poi prof. (1952) di lingue e letterature slave al Collège de France. Tra le numerose opere: una Grammaire de la langue serbo-croate (1924); Manuel du vieux slave (1948); Grammaire comparée des langues slaves (t. 1: ...
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Slavista e storico francese (Tolosa 1843 - Parigi 1923). Insegnò lingue e letterature slave alla Sorbona (dal 1868), all'École des langues orientales (dal 1874) e dal 1885 al Collège de France. Tra i suoi [...] Histoire de L'Autriche-Hongrie (1879), Chronique dite "de Nestor" (1884); Russes et Slaves (1890-99); La mythologie slave (1901); La liquidation de l'Autriche-Hongrie (1915); La Russie intellectuelle (1915); Les anciennes civilisations slaves (1921). ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...