MICKIEWICZ, Adam
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Nowogródek - o nel vicino villaggio di Zaosie - il 24 dicembre 1798, morto a Costantinopoli il 26 novembre 1855. Figura dominante nella storia letteraria [...] il 1838 e il 1840, e da alcuni mal riusciti tentativi in lingua francese, l'opera poetica del M. si chiude con il Pan Tadeusz , occupa, alla fine del 1840, la neoeretta cattedra di letterature slave al Collège de France. Sono, a Losanna e a Parigi, ...
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SLOVACCHIA (Slovensko; A. T., 59-60)
Elio MIGLIORINI
Karel STLOUKAL
È la maggiore delle cinque regioni che formano la Cecoslovacchia, con una superficie di 48.936 kmq. di poco superiore alla terza [...] e della Boemia e con questi, nonostante il diverso destino politico, serbarono unità di lingua e di cultura sino ai giorni nostri. L'opinione che gli Slavi siano venuti nel territorio slovacco come schiavi dei loro oppressori, gli Avari, oggi è ...
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. È la popolazione più numerosa del Daghestan (circa 700.000 anime), diffusa in una vasta zona che va da Čir-jurt sul Sulak fino a Zakataly, nella parte meridionale oltre la catena principale del Caucaso. [...] influenza circassa. La religione praticata è quella musulmana, sunnitica.
Lingua. - L'avaro insieme coi gruppi Andi e Dido tale rovina degli Obri (così sono chiamati) fece sul mondo slavo, è possibile rilevare da quel che dice il cronista russo ...
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- È la prima lettera dell'alfabeto romano e di quasi tutti gli altri. Essa deriva, come la maggior parte delle altre lettere, dal fenicio, attraverso il greco. Il nome che ha in greco, alpha (ἄλϕα), non [...] a lunga (ă ed ā) che si sono di regola conservate nelle fasi antiche delle singole lingue. Però è da notare il passaggio di ă in o nelle lingue baltiche e nelle slave (paleoslavo vonja "odore, alito", che è da mettere in rapporto con il greco ἄνεμος ...
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HERZEN (secondo la grafia russa Gercen), Aleksandr Ivanovič
Ettore Lo Gatto
Uomo politico e scrittore russo, nato a Mosca il 25 marzo (6 aprile) 1812, morto a Parigi il 21 gennaio (3 febbraio) 1870. [...] Gercen i "Byloe i dumy", Mosca 1930.
In altre lingue O. von Sperber, Die socialpolitischen Ideen Alexander Herzens, Lipsia Parigi 1929 (su questo libro cfr. H. Koyré, in Le Monde slave, marzo-aprile 1931); id., Herzen et Proudhon, Parigi 1928; E. ...
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. Popolo di stirpe slava, trae la sua origine dalla patria comune degli Slavi in Transcarpazia, dalla quale immigrò probabilmente nel sec. VI d. C. nelle sue sedi odierne, non ancora come popolo unito, [...] e soltanto in tempi recenti il nome di Cèchi (ted. Tschechen, fr. Tchèques, ingl. Czechs) è stato assunto anche nelle lingue non slave.
La storia dei Cèchi si confonde in sostanza con la storia della Boemia (v.). Soltanto poche notizie nelle cronache ...
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Parte del discorso che definisce una qualia. Formalmente l'aggettivo ha comune col nome (v.) il tipo di flessione, se ne distingue per la "mozione", cioè per la capacità di assumere indifferentemente suffissi [...] non mostra nessuna differenza formale; il tedesco der gute Mann, ein guter Mann la mostra invece chiaramente. Questa distinzione si fonda nelle lingue baltiche e slave sulla aggiunta di un tema di pronome dimostrativo -yo- (forme determinate), nelle ...
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Poeta russo, nato nel 1880, morto nel 1921. Nonostante l'adesione alla corrente decadente del principio del sec. XX, e lievi influenze straniere, il B. rapidamente assurge a poeta profondamente originale [...] I dodici, che è stato tradotto in numerose lingue, erroneamente è stato interpretato come un'esaltazione politica Milano 1925. Trad. varie di R. Poggioli, in Rivista di letterature slave, 1930 e in Vigilie letterarie, I.
Bibl.: Ob Aleksandre Bloke ...
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MEILLET, Antoine
Linguista, nato a Moulins (Allier) l'ii novembre 1866. Allievo di F. de Saussure, insegnante all'Ècole des hautes études dal 1891, al Collège de France dal 1906, membro dell'Institut [...] ª ed., 1932), lo slavo (Études sur l'étymoloçie et le vocabulaire du vieux slave, Parigi 1902-05, voll. 2; Le slave commun, Parigi 1924), il contemporanei, monito contro il moltiplicarsi delle lingue letterarie, nonostante la fondamentale unità della ...
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Scrittore e grammatico, nato a Parigi nel gennaio del 1643 e ivi morto il 4 gennaio 1723. Si convertì, come il fratello, al cattolicismo e, per l'influenza di Bossuet, ricevette gli ordini sacri. Fu ambasciatore [...] i membri dell'Accademia. Geografo e storico, conoscitore delle lingue classiche e di parecchie moderne, lettore del re, sollecitò
Bibl.: D'Alembert, Éloges, in Revue rétrospective, s. 2ª, IV, p. 280; A. Mansuy, Le monde slave, ecc., I, Parigi 1912. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...