Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] è uno dei ritmi che son comuni ai tre riti di lingua siriaca.
Del resto anche l'uso di strumenti a percussione e anni più tardi s'interessò ai canti popolari romanzi, neo-ellenici, slavi, ma non pare che prestasse fede a quell'origine collettiva e ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] e i Serbi della Lusazia; grad, hrad presso i Cechi e gli Slovacchi).Nel Medioevo i derivati di gord in varie lingueslave significavano non solo 'posto recintato, fortificato' ma anche luogo di produzione e di scambio di tipo protourbano e urbano. In ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] , francese, spagnolo, portoghese e russo il nucleo è occupato esclusivamente da vocali; in altre lingue (ad es., inglese o anche certe lingueslave come lo sloveno) in questa collocazione si trovano anche segmenti consonantici di tipo sonorante, cioè ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] , nell’Adriatico e nel Levante l’influenza romanza era soprattutto veneziana, come dimostrano i prestiti veneziani nelle lingueslave, e, attraverso queste, in ungherese. Mentre il francese spinse molti termini marinareschi italiani verso l’Europa ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] lo studio della composizione del Kalevala, finnico cercò di chiarire la genesi delle grandi epopee. Già conosceva il russo e altre lingueslave; ora apprese il finnico e nel 1884, mentre il Halbherr faceva le sue scoperte a Gortina, fece il primo di ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] la tipologia di un’area linguistica, linguistica areale o linguistica tipologica (Ramat 1999). Per es., le lingue balcaniche, che comprendono lingueslave (il bulgaro, il macedone, il serbo), romanze (il romeno), l’albanese e il neogreco, mostrano ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] e che, quindi, adottano altre strategie per codificare la definitezza (così buona parte delle lingueslave; per un quadro generale sulla diffusione dell’articolo tra le lingue, cfr. Dryer 2005a e 2005b).
Ovviamente, questo schema va incrociato con la ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] si trova in area romanza (accanto a vari tipi di futuri perifrastici), mentre nelle lingue germaniche, in quelle ugro-finniche e nella maggior parte delle lingueslave la referenza temporale futura è espressa mediante perifrasi diverse. Anche le ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] , molte delle quali non hanno lettere doppie (per es., il romeno e il moldavo, che pure sono lingue neolatine, lo sloveno, le lingueslave meridionali in genere e l’albanese). Per questi parlanti, le lettere doppie rappresentano un tratto della ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] »: fra queste fa l’esempio dell’articolo (che infatti non esiste in latino e in varie lingueslave, come il russo).
Soprattutto la classe dei nomi e quella dei verbi vengono considerate basiche, forse universali (poche e discusse le eccezioni), e ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...