Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] storia successiva dei diversi sistemi linguistici, e diviene prevalente in alcuni di essi, come, per es., nelle lingueromanze, dove la funzione dell’aspetto è puramente accessoria, mentre la distinzione temporale si articola in un ricco complesso ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] invece presentano caratteri peculiari tanto notevoli da rendere legittima la tesi di una lingua sarda individuata e autonoma all’interno delle lingueromanze. I dialetti più vicini alle parlate italiane, e soprattutto al corso oltramontano, sono ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] ad a, o, u e a consonante. Da quest’evoluzione è derivata una pluralità di valori del grafema c nelle lingueromanze e nelle altre lingue moderne che hanno accolto l’alfabeto latino. Un primo è quello di fonema occlusivo velare ‹k›. Un primo è quello ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] ille, illa, illud; da un antico pronome dimostrativo derivano anche il tedesco der, die, das e l’inglese the. Nelle lingueromanze e germaniche la forma dell’a. indeterminativo deriva da quella del nome del numero uno.
In italiano, le forme dell’a ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] η, ο da ω), per il latino è necessario ricorrere a vari criteri di giudizio, come i riflessi nelle lingueromanze, le testimonianze dei grammatici, gli elementi forniti dalle trascrizioni dal greco, le iscrizioni (che spesso indicano la vocale lunga ...
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Glottologo (Gotha 1842 - Graz 1927); prof. a Halle (1873) e poi a Graz (1876-1900). Socio straniero dei Lincei (1902). In Der Vokalismus des Vulgärlateins (3 voll., 1866-68) tentò per la prima volta una [...] (Romanische Etymologien, 1897-99; Cose e parole, 1911): le sue ricerche onomasiologiche su "andare" e "trovare" nelle lingueromanze restano esempî di metodo. L'etimologia, da lui concepita come parte della storia della cultura, gli permise di ...
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Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] (1916-20) dell'Accademia dei Lincei. Studioso dei problemi di storia della cultura, pubblicò importanti lavori sulle lingueromanze (Sull'origine dell'unica forma flessionale del nome italiano, 1872; Sulla più antica versificazione francese, 1920), ...
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Linguista (Jurkovo Selo, Žumberak, od. Croazia, 1881 - Zagabria 1956); è stato (dal 1919) prof. di filologia romanza nell'univ. di Zagabria. I suoi studî, volti al campo delle lingueromanze, dello slavo [...] na natpisima rimske provincije Dalmacije ("Aspetti della lingua latina volgare nelle iscrizioni della provincia romana Slavenstvo i romanstvo na jadranskim otočima ("Elementi slavi e romanzi nelle isole dell'Adriatico", 1950). Numerosissimi i suoi ...
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Grammatico e filologo (Roma 1553 - Siena 1627); visse a Siena, ove tenne (dal 1598) la cattedra di lingua toscana. Scrisse, tra l'altro, un Trattato della vera origine e del processo e nome della nostra [...] intuizioni già presenti in C. Tolomei, che egli cita come suo maestro) precorre la moderna concezione della derivazione delle lingueromanze dal latino volgare e della coesistenza in esse d'uno strato dotto accanto a uno strato popolare, e determina ...
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Filologo e storico della letteratura italiana (Newton Centre, Mass., 1880 - ivi 1966); lettore di lingueromanze ad Amherst (1900-04) e alla Harvard University (1906-12), professore a Chicago (1912-27), [...] presidente (1927-46) del College di Oberlin (Ohio). Ha scritto una notevole History of Italian literature con traduzioni (1954). Si è occupato di Dante (D. A. operum latinorum concordantiae, in collab. ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...