Ottava lettera dell’➔alfabeto, la ‹h› in italiano, diversamente da quel che accade in altre lingue (come inglese e tedesco), è ‘muta’, cioè non si pronuncia. Soltanto in alcune interiezioni (➔ interiezione; [...] latine: habeo, habes, habet, habent, come è accaduto del resto in altre lingueromanze (lo spagnolo e il portoghese, non il francese; ➔ latino e italiano; ➔ lingueromanze e italiano).
Va ricordato che l’omissione dell’h nei contesti dovuti ...
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L’alternanza tra le sequenze -iglia- e -ilia- (con seconda i atona) è legata alla formazione, nelle lingueromanze, della consonante laterale palatale [ʎ] per palatalizzazione di [l] del nesso -lj- intervocalico: [...] , la forma famigliare è piuttosto diffusa al Nord, la forma familiare nel resto d’Italia. Nella lingua scritta (anche accurata) questa distinzione viene normalmente rispecchiata. La serie capigliatura, accapigliarsi, scapigliatura, ecc., è formata ...
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L’➔imperativo con negazione si esprime, in italiano moderno (a differenza che in altre lingueromanze; ➔ lingueromanze e italiano), con due forme diverse per persona: per la seconda persona singolare, [...] , non farlo), osteggiato dai puristi ottocenteschi ma presente, sia pure in misura minoritaria rispetto alla soluzione proclitica, in alcuni romanzi coevi (ad es., in quelli di Francesco Domenico Guerrazzi: Mauroni 2006: 248-252).
I due tipi sono del ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] c, nel Medioevo, per esprimerne il suono velare davanti a e o i (per es., ke = che). Nelle lingue germaniche invece, e così nelle altre non romanze che si servono dell’alfabeto latino, e a maggior ragione negli alfabeti derivati da quello greco, la ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] aspetta di udire [th] come realizzazione di /t/).
Ogni lingua ha dunque la propria fonologia: i fatti fonetici vanno sempre -453 (poi in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 1980, 3 voll., vol. ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] nelle varietà più basse e colloquiali della lingua, dopo alcuni morfemi (prevalentemente monosillabici) terminanti considerazioni e un’ipotesi sull’articolo determinativo in area italo-romanza, in Studi offerti a Luigi Blasucci dai colleghi e dagli ...
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Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] dativo è usato in italiano (a differenza di altre lingue, sia romanze, come il francese, sia germaniche, come l’inglese lieto fine
L’uso del dativo etico è ampiamente attestato nella lingua letteraria, come nel passo manzoniano che segue:
(17) Che ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...