Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] : l’articolo partitivo vero e proprio (§ 2), l’articolo zero (§ 3), la particella ne (§ 4). Questa varietà di forme, tra le lingueromanze, è tipica dell’italiano: il francese ha la prima e la terza soluzione, lo spagnolo quella con l’articolo zero e ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] da explosion rispetto a it. esplodere; fr. contracter da contraction e it. contrarre, fr. progresser e it. progredire; ➔ lingueromanze e italiano). In casi simili, lo spagnolo tende a colmare le lacune lessicali tramite ➔ conversione invece che per ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] » 15, pp. 5-33.
Salvi, Giampaolo (1991), Difesa e illustrazione della legge di Wackernagel applicata alle lingueromanze antiche: la posizione delle forme pronominali clitiche, in Per Giovan Battista Pellegrini. Scritti degli allievi padovani, a cura ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] si è spirantizzata realizzandosi prima come fricativa [β], poi come [v]. Questo mutamento, che ha avuto luogo anche in altre lingueromanze, ha creato un fonema nuovo, cioè /v/: habere > it. avere, fr. avoir, port. haver; caballum > it. cavallo ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] parole dell’italiano comprende un suffisso flessivo. L’appartenenza dell’italiano al tipo morfologico fusivo o flessivo (➔ morfologia; ➔ lingueromanze e italiano) fa sì che uno stesso suffisso flessivo possa avere più di una funzione, veicolando più ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] in tutto il territorio latino nello stesso periodo. Ne è prova il fatto che le lingueromanze non sempre concordano negli esiti di alcune parole: mentre in una lingua si giunge a una forma proveniente da una base con la vocale conservata, in un ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] (per l’italiano, Ferrero et al. 1978; Albano Leoni, Cutugno & Savy 1998).
Nel passaggio dal latino alle lingueromanze si è persa la distinzione quantitativa (➔ latino e italiano). È verosimile che già in latino classico le differenze temporali ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] 1992: 147, 350). Invece /e/ e /o/ (rispettivamente da ĭ o ē e da ŭ o ō), conservati in altre lingueromanze, si sono generalmente chiusi in italiano secondo modelli diversi: /e/ si conserva in sillaba chiusa, come in cercare < cĭrcare, e ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] di tali suoni nel parlato, e di lettere nello scritto, già nella tarda latinità, spec. nel passaggio dal latino alle lingueromanze. La scrittura quindi è la prova che la confusione tra i due suoni, ben distinti in latino classico, è avvenuta su ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] la forma delle altre parole dipende dai cambiamenti intervenuti nella modalità parlata nel passaggio dal latino alle lingueromanze.
Fra gli allomorfi possono esserci diversi livelli di somiglianza. Il caso estremo è costituito dalla complementare ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...