(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] ci si chiede giustamente per il ladino (v.), se veramente al sardo non convenga fare un posto a sé fra le altre lingueromanze. Il concorrere di certi fenomeni preziosi e illustri, come la conservazione di ĭ e ŭ e quella delle velari dinanzi a vocale ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] mediolatini, come quello di P. Maas (per i classici), o quello di d'A.S. Avalle (per le lingueromanze). Tuttavia, oltre a numerosi interventi singoli, si ricorderanno gli atti di alcuni congressi: Probleme der Edition mittel- und neulateinischen ...
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Nato a Bozzolo (Mantova), il 17 agosto 1845, e ivi morto quasi d'improvviso il 22 ottobre 1882, fu tra quelli che instaurarono la nuova scuola di filologia romanza e di critica storico-letteraria: tenne [...] cattedra di lingueromanze a Firenze; e a Firenze diede inizio alla sua più vasta operosità scientifica. La quale fu diretta soprattutto, oltre che all'indagine etimologica, a descrivere la storia, e specie l'origine, della lingua letteraria italiana ...
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MUSSAFIA, Adolfo
Mario Pelaez
Filologo, nato a Spalato il 15 febbraio 1834, morto a Firenze il 7 giugno 1908. Compiuti a Spalato gli studî secondarî, passò all'università di Vienna per seguire i corsi [...] chiamato all'università di Vienna, nella quale insegnò per quasi 50 anni, prima lettere italiane, poi dal 1860 lingueromanze. Quando discese dalla cattedra, egli che, sebbene suddito austriaco, aveva sempre conservato anima italiana, e, membro della ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] si deve la formazione del linguaggio ecclesiastico latino, di cui il Medioevo trasmise termini o significati fino alle lingueromanze. Citiamo parole di nuova coniazione o dal senso rinnovato, come compendiare, gratia, gratiositas, inreligiositas ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] antico alto tedesco esisteva già, aveva bisogno di educazione, non di formazione; precedette perciò, anche letterariamente, le lingueromanze, che cominciano a manifestarsi nettamente solo nel sec. VII e VIII, e la loro espressione scritta, ancor più ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] v., XII, p. 243 segg.) e con gli elementi latini dell'albanese (cfr. II, p. 125). Il latino balcanico ha partecipato con le altre lingueromanze alla riduzione di ē, ĭ in ẹ (la differenza fra le due vocali non ci è conservata che dal sardo logudorese ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] e moderna e per altre vie ancora, i due generi di versioni influirono, qual più qual meno, sulla formazione delle lingueromanze.
1. Le versioni latine prima di S. Girolamo. - Molte e gravi questioni si agitano ancora intorno alle prime versioni ...
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situazione. - Chiamata Κύρνος dai Greci, Corsica dai Latini, è questa la più piccola e più settentrionale delle tre maggiori isole che chiudono il Mar Tirreno (Sicilia, Sardegna, Corsica), ma geograficamente [...] si può dunque concludere che il còrso, in quel periodo di tempo in cui si andarono elaborando e individuando le lingueromanze, doveva essere strettamente apparentato col sardo e anche con il siciliano e coi dialetti centro-meridionali della Penisola ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] , appare in greco sotto forma gallica, γαῖσος. Ma, anche nel campo lessicale, il nucleo delle sopravvivenze celtiche si trova nelle lingueromanze, e la loro serie si è venuta accrescendo negli ultimi anni attraverso i lavori di J. Jud e V. Bertoldi ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...