FUTURO
Giacomo Devoto
. Categoria del verbo che indica l'azione in quanto si deve svolgere nel futuro. Essa si sviluppa solo quando il sistema del verbo non poggia più esclusivamente sulle differenze [...] di futuro a un congiuntivo come ero o a un desiderativo come l'arcaico faxo. Nelle lingue moderne si trovano in generale costruzioni perifrastiche: nelle lingueromanze del tipo dare habeo, da cui l'it. darò; in tedesco col verbo werden "divenire ...
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WARTBURG, Walther
Linguista, nato a Riedholz presso Soletta il 18 maggio 1888. Prese la libera docenza nel 1922 a Berna e nel 1929 fu chiamato alla cattedra di filologia romanza a Lipsia. Dal 1935 insegna [...] der preuss. Akad., Berlino 1928), W. ha volto il suo acume anche al problema della formazione dei territorî delle lingueromanze (Die Ausgliederung der romanischen Sprachräume, in Zeit. f. rom. Phil., 1936). Nel campo della linguistica generale sono ...
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PUSCARIU, Sextil
Dan Simonescu
Filologo romeno, nato nel 1877. Studiò filologia romanza a Lipsia, Parigi e Vienna; nel 1908 divenne professore universitario a Cernăuţi, in Bucovina, allora sotto gli [...] (1920) lesse un importante discorso: Locul limbii române între limbile romanice (Il posto della lingua romena fra le lingueromanze). Dirige il Museo della lingua romena e il suo bollettino Dacoromania.
I principali problemi ai quali si è applicato ...
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GAMILLSGHEG, Ernst
Carlo Tagliavini
Linguista tedesco, nato il 28 ottobre 1887 a Neuhaus (Austria); studiò a Vienna col Meyer-Lübke e fu successivamente professore di filologia romanza nelle università [...] (1926-45) e Tubinga (dal 1947).
Si è dedicato particolarmente a ricerche di sintassi comparata delle lingueromanze: Studien zur Vorgeschichte einer romanischen Tempuslehre, Vienna 1913; di geografia linguistica ed onomasiologia: Wetzstein und Kumpf ...
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SCHRIJNEN, Jozef Karel Frans Hubert
Vittore Pisani
Glottologo ed etnologo olandese, nato a Venlo il 3 maggio 1869; professore, dal 1912, all'università di Utrecht, dal 1923 a quella di Nimega; è segretario [...] linguaggio speciale cioè della primitiva società cristiana (non della Chiesa), il quale sta alla base delle lingueromanze. Questa teoria, sostenuta specialmente nell'opera Charakteristik des altchristlichen Latein (Nimega 1932), è sviluppata dalla ...
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TUULIO, Oiva Johannes
Ettore Li Gotti
Linguista e filologo finlandese, nato il 17 gennaio 1878, morto a Helsinki il 21 giugno 1941. Studioso dapprima delle lingue classiche, si volse poi allo studio [...] vi insegnò fino alla morte dando prove di persistente attaccamento alla cultura classica e di profonda conoscenza delle lingueromanze. Mutò il suo originario cognome svedese Tallgren in quello finlandese di Tuulio.
Particolarmente apprezzate le sue ...
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KÖRTING, Gustav
Filologo, nato a Dresda il 25 giugno 1845, morto a Kiel il 3 febbraio 1913. Nel 1876 fu nominato professore all'accademia di Münster, nel 1892 all'università di Kiel. Fondò e diresse [...] Encyklopädie und Methodol. der engl. Philologie, Heilbronn 1888. Molto consultato fu anche il suo vocabolario etimologico delle lingueromanze (Lateinischromanisches Wörterbuch, Paderborn 1890, 3ª ed., ivi 1907), che costituì il ponte fra quello di F ...
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GENITIVO (fr. génitif; sp. genitivo; ted. Genitiv; ingl. genitive)
Giacomo Devoto
Caso (v.) della flessione nominale destinato a rappresentare fondamentalmente un rapporto d'appartenenza sia al soggetto [...] non "caso generatore". Formalmente era distinto dall'ablativo nelle lingue indoeuropee solo nella declinazione in o- e in quella dei genitivi partitivi, che possono funzionare come soggetto e preludono alle costruzioni partitive delle lingueromanze. ...
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IMPERFETTO
Giacomo Devoto
Tempo del verbo indicante azione non compiuta: concetto introdotto dai grammatici latini in opposizione al perfetto (v.), tempo e sistema di tempi indicanti l'azione compiuta. [...] chiamato πασῳχημένος insieme col piuccheperfetto (stato di cose raggiunto nel passato). Il valore latino si mantiene nelle lingueromanze, dove l'imperfetto ha valore durativo o iterativo: si confronti leggevo (considerato nella sua durata indicante ...
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LÖFSTEDT, Einar
Carlo Tagliavini
Linguista e filologo svedese, nato a Upsala il 15 giugno 1880, professore di lingua e letteratura latina all'università di Lund dal 1913.
Si è dedicato particolarmente [...] allo studio della tarda latinità e degli elementi volgari nel latino classico, seguendone lo sviluppo fino nelle lingueromanze.
Fra i suoi scritti più notevoli sono da segnalare: Beiträge zur Kenntnis der späteren Latinität, Upsala 1907; ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...