Linguista e filologo (Giessen 1794 - Bonn 1876). Incoraggiato da Goethe allo studio del provenzale, si volse agli studî di filologia romanza, di cui, per la parte linguistica, egli è il vero fondatore. [...] Grammatik der romanischen Sprachen (3 voll., 1836-43) pose le basi della grammatica comparata e storica delle lingueneolatine, e l'etimologia scientifica per le stesse ebbe il suo fondamento nel magistrale Etymologisches Wörterbuch der romanischen ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] della forza motrice, si vengono a incrociare" (si cita dalla trad. it. di C. Tagliavini, Le origini delle lingueneolatine, Bologna 19726, p. 19). Tale immagine assunse poi la forma di una completa Wellentheorie (sempre primariamente in ambito ...
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ROHLFS, Gerhard
Ugo Vignuzzi
(App. II, II, p. 727)
Linguista tedesco, morto a Tubinga il 12 settembre 1986. Nel 1958, dopo il ritiro dall'insegnamento, fu nominato professore onorario nell'università [...] filologico (1984) e dei Soprannomi siciliani (1984); v. anche la raccolta di studi Antroponimia e toponomastica nelle lingueneolatine. Aspetti e problemi (1985). Di grande momento inoltre i suoi studi sui dialetti greci dell'Italia meridionale, fra ...
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Glottologo (Bologna 1903 - ivi 1982), prof. nell'univ. di Padova (1935-73). I suoi studî sono rivolti in particolare al campo delle lingue romanze, specie ad aree marginali o conservative, e anche a varî [...] (1963); Introduzione alla glottologia (7a ed., 2 voll., 1969); Panorama di storia della linguistica (3a ed., 1970); Le origini delle lingueneolatine (6a ed., 1972). Inoltre, numerosi saggi di linguistica italiana, albanese, ungherese, rumena, e su ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] grado.
Linguistica
P. linguistica Il rapporto che intercorre fra due o più lingue che rappresentano diversi svolgimenti di una stessa lingua (per es., la p. delle lingueneolatine che continuano tutte, in modo diverso, il latino); la p. linguistica ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] il 14° sec. cominciò a essere sostituito, come lingua letteraria, culturale e poi anche amministrativa, dal francese, e non sono riusciti a risollevarne le sorti.
All’interno delle lingueneolatine, e particolarmente rispetto al francese, il p. si ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] con l’egemonia politica e culturale di Roma, e diffuso nei territori dell’Impero romano, in cui sorsero le odierne lingueneolatine o romanze; osco-umbro, parlato in età storica nell’Italia centro-meridionale; slavo, alla base dei gruppi dialettali ...
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Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] perifrastica formata dal participio perfetto e dal verbo esse «essere» (laudatus sum «sono stato lodato»). Le lingueneolatine, sviluppando una situazione già in atto nel latino più tardo, presentano fin dalle origini forme perifrastiche per tutta ...
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Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria [...] questo duplice valore, nominale e verbale, si presenta vivo e funzionale, mentre in italiano, e in generale nelle lingueneolatine, non è restato che un p. presente, o attivo, che raramente ha valore verbale (soprattutto nel linguaggio giuridico ...
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Storico e filologo (Saint-Yrieix-la-Montagne, Creuse, 1857 - Parigi 1935), prof. di provenzale a Tolosa (1881-89), poi di lingueneolatine e francese medievale a Parigi (nel 1889); socio straniero dei [...] Lincei (1903). È autore di numerosi studî d'argomento francese e provenzale, tra i quali si ricorda Francesco da Barberino et la littérature provençale en Italie au moyen âge (1883). Fu condirettore (1903-06) ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...