PORTOGALLO (A. T., 39-40)
Maria MODIGLIANI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Angelo RIBEIRO
Fidelino de FIGUEIREDO
Joao BARREIRA
Antonio Augusto MENDES-CURREA
*
Lucio [...] ; nel 1933 presentò al paese una nuova costituzione, ponendo le basi dello stato corporativo.
Lingua.
La lingua portoghese appartiene alla famiglia delle lingueneolatine; è dunque un'evoluzione del latino comune portato dai Romani in Lusitania.
Il ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] Gröber, Grundriss der romanischen Philologie, Strasburgo 1889-1898, 2ª ed. 1904; E. Gorra, Lingueneolatine, Milano 1894; P. Savj-Lopez, Le origini neolatine, Milano 1920; G. Bertoni, Programma di filologia romanza, Ginevra 1923; S. Debenedetti, Gli ...
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. In senso proprio è oggi la scienza che si occupa della preparazione e costruzione delle carte: l'uso della parola è recente, perché recente è lo sviluppo della cartografia come scienza autonoma. In italiano [...] superficie terrestre, ha significato generico, si estende cioè a qualunque specie di disegno, e così è anche nelle altre lingue, neolatine, germaniche o slave; solo l'inglese oppone chart a map, la carta marina a quella terrestre.
Tanto carta quanto ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] e le nasali m n, p. es. galdu in luogo di *gal-tu. Nelle parole prese a prestito dal latino o da lingueneolatine in epoca antica le sorde iniziali divennero sonore, per esempio:
Le aspirate, che ora si trovano soltanto nei dialetti francesi (insieme ...
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. Religiosi appartenenti all'ordine dei predicatori fondato da S. Domenico di Guzmán nel 1206 e approvato da Onorio III il 22 dicembre 1216. La salvezza delle anime mediante la predicazione e l'insegnamento [...] e S. Caterina da Siena; in letteratura i domenicani contribuirono con la predicazione in volgare alla formazione delle lingueneolatine, specie in Italia. In arte ebbero scuole proprie, da cui uscirono i tanti artisti che semplificarono il gotico ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] della forza motrice, si vengono a incrociare" (si cita dalla trad. it. di C. Tagliavini, Le origini delle lingueneolatine, Bologna 19726, p. 19). Tale immagine assunse poi la forma di una completa Wellentheorie (sempre primariamente in ambito ...
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La variabilità del c., con un'evoluzione rapida, ha cominciato a essere percepita alla fine del 20° sec., inizialmente dai ricercatori specializzati, mediante l'analisi dei dati, e successivamente da tutta [...] .
Poiché il c. si percepisce attraverso il tempo meteorologico è necessario riflettere sulla polisemia presente nelle lingueneolatine tra tempo cronologico e tempo meteorologico. Entrambe le locuzioni esprimono il susseguirsi dei fenomeni, la prima ...
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Nacque a Caracas (Venezuela) il 20 novembre 1781; morì a Santiago del Chile il 15 ottobre 1865. Fino al 1810 visse in patria occupato nello studio dei classici latini e spagnoli; per alcun tempo si dedicò [...] , costituiscono ancora oggi un autorevole testo di studio. Come erudito compié dotte e severe indagini sulla genesi delle lingueneolatine, e sulla formazione del poema del Cid, solo oggi superate dagli studî definitivi di Ramón Menéndez Pidal. Come ...
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È la terza lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso; il suo nome, che era ce in latino, si è conservato in quasi tutte le lingue europee; in italiano è ci. La sua forma deriva da quella [...] fonetico dell'unico segno C persiste tuttora nell'italiano e nel romeno (p. es. cinque, cinci), mentre in altre lingueneolatine (francese, spagnolo, portoghese) la c palatale presenta un altro svolgimento, passando attraverso l'affricata (z dura), a ...
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. Lingua internazionale artificiale, propusta nel 1887 dal medico polacco L. L. Zamenhof (v.). Fra i numerosi progetti di lingue internazionali (v. internazionali, lingue), l'Esperanto è, si può dire, [...] Zamenhof si è per lo più attenuto alle forme latine o neolatine (papilio "farfalla", ruøa "rosso"); non mancano però, specialmente nei casi in cui le lingueneolatine discordano, radici germaniche (varma "caldo", ïipo "nave") e qualcuna slava. Ecco ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...