Linguista e filologo (Hohenheim, Stoccarda, 1872 - Monaco di Baviera 1949), prof. nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco (1911). Seguace della filosofia idealistica, specie crociana, [...] Spitzer, E. Lerch). Numerosi e sempre acuti studî critici V. ha inoltre dedicato a scrittori di quasi tutte le lingueneolatine; basti ricordare quelli su Cellini, Leopardi, La Fontaine, Racine, Lope de Vega; e, tra i maggiori, Die göttliche Komödie ...
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Linguista (Cencenighe 1921 - Padova 2007). Prof. univ. dal 1957, dal 1964 insegnò glottologia nell'università di Padova. Socio corrispondente dell'Accademia della Crusca (1990). Tra i suoi principali temi [...] di dialettologia e filologia veneta, 1977, ecc.) e la toponomastica (Toponomastica italiana, 1990). Notevoli anche i saggi Gli arabismi nelle lingueneolatine con particolare riguardo all'Italia (2 voll., 1972); Studi di etimologia, onomasiologia e ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] per mezzo di desinenze, affissi e variazioni tematiche. Il latino, per es., è una lingua sintetica, specialmente rispetto alle lingueneolatine essenzialmente analitiche (cfr. amaverat, contro aveva amato, laudari contro esser lodato, populi contro ...
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Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] germaniche e slave, benché in alcune, come nell’inglese, sia ormai limitato ai pronomi; tra le lingueneolatine ne è restata qualche traccia nella flessione pronominale e, in italiano antico e in romeno, anche nella flessione di pochi sostantivi ...
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In grammatica, il modo c. del verbo (o c.) indica ciò che si desidera o si può fare se si avverano certe condizioni. Un c. con paradigma proprio si è sviluppato nelle lingueneolatine. Le lingue germaniche [...] hanno un c. perifrastico (ingl. I would say «direi»). In italiano il c. ha due soli tempi, il presente e il passato, e indica che l’azione espressa dal verbo dipende da determinate condizioni («verrei ...
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Linguista e filologo (Giessen 1794 - Bonn 1876). Incoraggiato da Goethe allo studio del provenzale, si volse agli studî di filologia romanza, di cui, per la parte linguistica, egli è il vero fondatore. [...] Grammatik der romanischen Sprachen (3 voll., 1836-43) pose le basi della grammatica comparata e storica delle lingueneolatine, e l'etimologia scientifica per le stesse ebbe il suo fondamento nel magistrale Etymologisches Wörterbuch der romanischen ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] 8) tenta una classificazione delle lingue europee; tentativi di l. sono le discussioni sulle origini delle lingueneolatine fiorite fra il 16° e d’indagine, che si è esteso a un arco di lingue e famiglie linguistiche superiore a quello di una volta. I ...
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Glottologo (Bologna 1903 - ivi 1982), prof. nell'univ. di Padova (1935-73). I suoi studî sono rivolti in particolare al campo delle lingue romanze, specie ad aree marginali o conservative, e anche a varî [...] (1963); Introduzione alla glottologia (7a ed., 2 voll., 1969); Panorama di storia della linguistica (3a ed., 1970); Le origini delle lingueneolatine (6a ed., 1972). Inoltre, numerosi saggi di linguistica italiana, albanese, ungherese, rumena, e su ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] grado.
Linguistica
P. linguistica Il rapporto che intercorre fra due o più lingue che rappresentano diversi svolgimenti di una stessa lingua (per es., la p. delle lingueneolatine che continuano tutte, in modo diverso, il latino); la p. linguistica ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] il 14° sec. cominciò a essere sostituito, come lingua letteraria, culturale e poi anche amministrativa, dal francese, e non sono riusciti a risollevarne le sorti.
All’interno delle lingueneolatine, e particolarmente rispetto al francese, il p. si ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...