LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] fase del latino popolare da cui trassero gli elementi comuni o locali di data antica, gl'idiomi neolatini o romanzi (v. neolatine, lingue) dell'Iberia, della Gallia, della Rezia, dell'Italia, della Dacia, prende il nome di latino volgare.
Rapporti ...
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Critico e scrittore italiano (Casalincontrada 1863 - ivi 1928); prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Genova (1891), passò all'univ. di Roma per insegnarvi dapprima (1905) la letteratura [...] francese e la spagnola, e quindi ancora (dal 1918) lingue e letterature neolatine. Dopo i primi lavori filologici (su Sordello; edizione degli Scritti di C. Colombo, 1892-94; ecc.), si volse allo studio delle letterature moderne: tedesca (G. ...
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Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] (1916-20) dell'Accademia dei Lincei. Studioso dei problemi di storia della cultura, pubblicò importanti lavori sulle lingue romanze (Sull'origine dell'unica forma flessionale del nome italiano, 1872; Sulla più antica versificazione francese, 1920), ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] 9° sec., ogni contatto linguistico fra le parlate neolatine del Vallese e quelle dei Grigioni. Nella Svizzera lo psicologo J. Piaget.
Altro filone della cultura svizzera di lingua francese è quello della critica e della saggistica, nel quale, ...
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ZINGARELLI, Nicola
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Cerignola (Foggia) il 31 agosto 1860, morto a Milano il 6 giugno 1935. Si laureò in lettere a Napoli; insegnò in alcune scuole medie; quindi, dal 1906, [...] occupò la cattedra di storia comparata delle letterature neolatine nell'università di Palermo; dal 1916 al 1932 quella di lingue e letterature romanze, e finalmente, dal 1932 fino alla morte, quella di letteratura italiana nella R. Accademia ...
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Uomo politico e letterato, nato a Napoli il 21 marzo 1826, morto a Torre del Greco il 22 ottobre 1895. Perduto il padre a 10 anni, fu educato dal nonno materno e dal secondo marito di sua madre, Saverio [...] dell'istruzione dal settembre del 1874 al 18 marzo 1876, istituì nelle principali università le cattedre di lingue e letterature neolatine, impose ai laureandi l'obbligo di presentare dissertazioni, fondò a Roma la Biblioteca Vittorio Emanuele ed il ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] su questo punto controverso. Certo è che l'evoluzione successiva della lingua polacca si spiega meglio, se si tiene conto che, salvo brevi poeta si è rivelato anche lo studioso di letterature neolatine Edward Porębowicz (v.) con la sua versione della ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] presenta alcune tipiche analogie) sorsero le singole civiltà neolatine? e l'islamismo (che anch'esso sta in uso un dialetto, il quale non si discosta sensibilmente dalla lingua letteraria che conosciamo per monumenti assai più tardi e in cui ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] scrisse le sue belle poesie nello spirito di questi e in una lingua arcaizzante; il romanzo in versi L'eroe della fata morgana, di Ladislao alla fine del sec. IX, vi trovarono anche popolazioni neolatine. Pare, anzi, che le prime città importanti del ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] dell'alta nobiltà e nel sorgere delle letterature neolatine e tedesche troveremo i motivi fondamentali del fiorire del 1407, figurano due capitula librorum in lingua vulgari e in lingua francigena. Per Firenze basterà accennare alla biblioteca ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...