In linguistica si chiama agglutinazione la saldatura di più elementi linguistici, avvenuta in modo da lasciar chiaramente riconoscibile la forma dei diversi componenti. Agglutinanti furono perciò chiamate [...] secolo passato si dava grande importanza alla distinzione (che risale al Humboldt) di tutte le lingue in tre tipi: monosillabiche, agglutinanti, flessive, che avrebbero rappresentato tre stadî successivi dell'evoluzione linguistica. E, per mezzo dell ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] più seri. Tuttavia, i problemi grammaticali dell'afasia fluente sono facili da individuare, e sono molto evidenti nelle lingue altamente flessive come l'italiano, il tedesco o l'ungherese. Non si è trattato di una nuova scoperta; questo aspetto ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] merita infine la presunta riarticolazione morfologica delle classi flessive del verbo (➔ flessione), che contrappone per immobile e, nella sua relazione con l’italiano (come con altre lingue) continua a mutare forma, negli ambiti e negli usi in cui ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] ambito parole appartenenti in origine ad altre classi flessive: in casi come nuora e faccia il esempi ricorrono in fior. già nella seconda metà del XIV secolo. Normale, nella lingua letteraria, è l’oscillazione tra il tipo -eva, -iva e il tipo - ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] fra genere grammaticale nei nomi e genere sessuale, ➔ genere e lingua).
Non esiste per l’italiano una distinzione consolidata della flessione dei nomi in classi flessive, paragonabile alla distinzione delle cinque flessioni nominali del latino o ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] seppure con un certo ritardo (uno dei primi a citare la distinzione di Schlegel tra le lingue senza struttura grammaticale, ad affissi e flessive, è il lessicografo Giuseppe Grassi, negli appunti inediti della progettata e non realizzata Storia della ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] sono presenti in un numero maggiore di tre. In lingue come il baiso (o bayso, appartenente alla famiglia afro modificatori del nome. Gli aggettivi si collocano nelle tre classi flessive produttive dell’italiano, schematizzate sopra: bello / belli / ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] sesso maschile ed esemplare di sesso femminile non è codificata dalla lingua con mezzi morfologici. È il caso, ad es., di nomi , quasi senza eccezioni, alle tre principali classi flessive dell’italiano. Nello specifico, afferiscono alla terza ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] dovresti fermarti ancora un momento
La reggenza di categorie flessive, inoltre, è visibile in modo occasionale nell’ambito appunto regolata da vincoli di reggenza. In latino, come in molte lingue moderne (fra le più vicine a noi, il tedesco e il ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] dato che gli aggettivi e i nomi appartengono alle stesse classi flessive; nella conversione in nomi è comunque necessaria l’assegnazione di la direzione della derivazione può avere conseguenze sull’uso della lingua: ad es., se un nome di azione è ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...