Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] germaniche e slave, benché in alcune, come nell’inglese, sia ormai limitato ai pronomi; tra le lingueneolatine ne è restata qualche traccia nella flessione pronominale e, in italiano antico e in romeno, anche nella flessione di pochi sostantivi ...
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civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] spesso qualità come gentilezza, delicatezza, finezza, galanteria. Civile e civiltà e i loro equivalenti nelle altre lingueneolatine e in inglese hanno conservato ancora oggi questo significato di "buone maniere", modo appropriato di comportarsi.
La ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] compendiolo di grammatica sanscrita»: anno 1872, in Nassi 2003, p. 37), crea neologismi ludici come neolatinaio ‘cultore di lingueneolatine’ («noi altri tutti neolatinai»: anno 1877, ivi, p. 125) o ancora adopera dialettismi in funzione riflessa (in ...
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Beni culturali
Oreste Ferrari
sommario: 1. Premessa. 2. Problemi generali della tutela. 3. Le realizzazioni museali. 4. Le attività promozionali di valorizzazione. 5. La catalogazione. 6. La formazione [...] quale la sedimentazione dei lessici storici non è stata così complessa come nell'italiano e nelle altre lingueneolatine.
Altro sussidio alla catalogazione è infine costituito dalle varie indagini sulla storia ‛materiale' dei beni culturali, quindi ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] de Vegt, 1932).
Tagliavini, Carlo (19726), Le origini delle lingueneolatine. Introduzione alla filologia romanza, Bologna, Pàtron (1a ed. Le origini delle lingueneolatine. Corso introduttivo di filologia romanza, 1949).
Ugolini, Francesco A. (1944 ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] Macchiaroli, 3 voll.
Tagliavini, Carlo (19726), Le origini delle lingueneolatine. Introduzione alla filologia romanza, Bologna, Pàtron (1a ed. Le origini delle lingueneolatine. Corso introduttivo di filologia romanza, 1949).
Zamboni, Alberto (1998 ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] mitico-culturale, anziché la sua componente razziale. Per quanto relativamente già usato nelle lingueneolatine, il termine 'etnia' è stato introdotto nella letteratura in lingua inglese da Anthony D. Smith (v. sotto, capitoli 7 e 9) importandolo ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] proponendo la novità di un’Italia intesa «come spazio della lingua letteraria» (Bruni 2010: 76).
La prima metà del IX volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII, «Cultura neolatina» 59, 1-2, pp. 1-69.
Väänänen, Veikko (1971), Introduzione ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] così inteso, non è usato soltanto dalle nazioni neolatine, ma anche dalle germaniche (la cui scrittura ‘ da forme dialettali, rustiche e plebee. Si venne così fissando una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e coerente, che Cicerone ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...