GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] della società, distinguendo una "armonia voluttuosa", fonte di piacere, e una "armonia filosofica" che, pur non differendo come linguaggio dalla precedente, doveva costituire "la base delle virtù politiche e il sostegno degli Stati". Passato poi a ...
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CAVALLINI, Filippo
Valerio Castronovo
Figlio del senatore Gaspare, nacque a Mortara nel 1852.Terminati gli studi in giurisprudenza, venne introdotto dal padre, che militava nelle file del Centrodestra, [...] , con L'Italia (1883-89), di una sorta di "rivoluzione editoriale" prendendo a modello l'impostazione e il linguaggio dei giornali americani.
Ma il nuovo foglio non avrebbe ripetuto il successo della precedente iniziativa e, sotto il profilo politico ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] il pontefice si difendeva con fermezza. Il confronto con l'imperatore assumeva toni particolarmente duri, anche se ammorbiditi da un linguaggio tra l'ironico e il deferente, nella lettera del giugno 595 (ibid., n. 36), nella quale G. I risponde alle ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] Stato romano, dové scrivere una Lettera al signor N. N. (Bologna 1846), cioè a Marco Minghetti, nella quale attenuava il fiero linguaggio dei Casi contro il governo papale. Così il 6 febbr. 1847 salpava da Genova alla conquista di Roma.
A Roma, il 13 ...
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CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] C., che tra l'altro si recò presso il duca di Borgogna, rischiando di complicare le relazioni con quello Stato per il linguaggio intempestivo usato (in quell'occasione spinse il suo viaggio fino a Bruges, donde tornò a Parigi nel marzo). Secondo le ...
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DOLFIN, Michele (Micheletto)
Claudia Salmini
Nacque quasi certamente a Venezia in data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio Pietro del ramo di S. Giustina. Non sembra [...] era introdotto per una finestra Pietro Condulmer "cognoscendo carnaliter per virn quamdam Rubeani sclavain", come è detto nel linguaggio burocratico della Quarantia. Questo tribunale, nel caso specifico, era chiamato a giudicare non l'affronto, che ...
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CLARETTA, Gaudenzio
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 21 nov. 1835 da Fedele e Paolina Spanna. Poiché per tradizione familiare i Claretta da antica data ricoprivano cariche giudiziarie ed amministrative, [...] schietto del paese", che egli professa più volte nei suoi lavori, unito al dichiarato amore per la verità ("il linguaggio della storia è quello della verità nemica dello spirito di parte") lo inducono ad un impegno costante di prova documentaria ...
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BONAPARTE, Pietro
Fiorella Bartoccini
Nacque l'11 ott. 1815 a Roma, da Luciano e da Alessandrina Bleschamps. Fu il più irrequieto e il più ribelle dei loro numerosi figlioli, fonte continua di preoccupazioni [...] frase che susciterà l'indignata protesta della mazziniana Unità italiana e di altri fogli democratici: "La Corsica, italiana di linguaggio e di costumi, è francese per dovere, per iscelta e per fratellanza di gloria" (Michel, Il corso Griscelli..., p ...
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BIRAGO di Vische, Carlo Emanuele
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 16 ag. 1797, terzogenito del marchese Enrico, investito nel gennaio 1791 del feudo di Vische, e di Luigia figlia del conte Francesco [...] arbitro degli indirizzi più immediati del giornale e dei suoi lusinghieri successi editoriali. Al B. non solo "ripugnava il linguaggio troppo vivace e spesso scortese, e qualche volta persino triviale del suo bollente redattore" (Canella, p. 798), ma ...
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CRAGLIETTO, Attilio
Sergio Cella
Nacque a Novacco (Pisino d'Istria, l'odierna jugoslava Pazin) il 10 maggio del 1884, da Stefano, che, di modesta famiglia chersina, era insegnante nella scuola elementare [...] ).
Già in sospetto al regime per i suoi rapporti con personalità politiche non allineate e per la franchezza del linguaggio, il C. venne incarcerato con altri intellettuali durante l'occupazione tedesca (giugno 1944). Non subì alcun processo e venne ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...