Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] con una formula entrata nel linguaggio storiografico corrente, suole definirsi 'monarchia papale'. Nella prima metà del secolo, questo processo di lunga durata si è dovuto misurare con l'incombente presenza di Federico II sulla scena italiana (comuni ...
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Missionario metodista (Richmond, Virginia, 1793 - Boston, Massachusetts, 1871); marinaio fin dall'adolescenza, fu a lungo missionario a Boston, dove si guadagnò grande reputazione e fu assai amato dai [...] suoi discepoli (che lo chiamarono Father Taylor), per i suoi bellissimi sermoni, in linguaggio semplice, ricco di locuzioni marinare. Fu poi anche in Europa e in Palestina. ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] che rende possibile la sostituzione di un oggetto o di un’azione mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento del linguaggio, che si realizza attraverso l’imitazione, è un processo di simbolizzazione dove l’oggetto diventa segno e parola. Forme ...
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Teologo e biblista (Madrid 1920 - Salamanca 1998); gesuita (1935), ha studiato al Pontificio Istituto Biblico dove ha tenuto dal 1957, per quasi quarant'anni, corsi di introduzione speciale all'Antico [...] Testamento, di Ermeneutica biblica, di Esegesi e Teologia dell'Antico Testamento. Si è occupato specialmente del linguaggio della Bibbia e degli aspetti letterarî della medesima. Tra le pubblicazioni principali: Estudios de poética hebrea (1963); La ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] muscolare del corpo dell'uomo e degli animali, nel linguaggio filosofico-religioso, e soprattutto in quello biblico e teologico, esso indica l'uomo nella sua totalità, ma più spesso l'uomo considerato nel suo elemento materiale del 'corpo', in ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] , il raccontino agiografico, l’aneddoto di vita quotidiana, ma la poesia, la prosa d’arte, l’altezza e lo sfoggio di linguaggio, la solennità e la vistosità dello stile. Il predicatore non invita più l’ascoltatore a identificarsi per i suoi contenuti ...
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integralismo
Nella sua accezione più generale, l’i. designa qualsiasi atteggiamento orientato alla applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una qualche dottrina [...] religiosa o ideologica. Molto più del che ha un significato analogo ma non identico, nonostante nel linguaggio comune sia diffuso l’impiego intercambiabile di questi termini, l’i. attiene specificamente alla storia dei rapporti fra Stato e Chiesa, ...
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Filosofia e religione
Nella terminologia filosofica greca, il principio vitale cosciente di ogni organismo (lat. spiritus). Per lo stoicismo p. è l’anima, o soffio (πνεῦμα) vitale; nel greco della κοινή [...] letteratura cristiana. Il primo è docile all’azione dello Spirito Santo, il secondo sottomesso al proprio spirito. Sempre nel linguaggio paolino lo pneumatico è un dono dello Spirito Santo, che non implica una chiamata all’esercizio di un ministero ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] dal funzionamento della cosa pubblica in ogni sua articolazione. Il laicismo si contrappone quindi nel linguaggio politico contemporaneo al confessionalismo e al fondamentalismo, secondo i quali le istituzioni politiche devono essere collegate al ...
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Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] (per es., i poemi omerici), sceverarne le parti autentiche da quelle spurie, ricostruirne l’organicità della struttura e del linguaggio.
Con il cristianesimo, quando si pose il problema estremamente delicato di interpretare un testo formulato in ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...