Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] abbondanza sulla superficie terrestre e negli organismi viventi gli antichi considerarono l’a. uno dei quattro elementi ed elemento l’a. fu ritenuta finché H. Cavendish (1781) e A.-L. Lavoisier (1783) ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] lo studio dei popoli primitivi delle foreste e delle savane induce a cercare in un'altra direzione, che passa anch'essa per il linguaggio e per il potere che esso aveva, agli albori dell'umanità, di dar nome alle cose, di creare dei suoni e adattarli ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] umano, ha tre origini possibili: può nascere da una congiunzione, da una disgiunzione o da un altro suono. Nel caso del linguaggio abbiamo una corrente di soffio che dai polmoni sale verso l'alto e nel cavo orale entra in contatto con i luoghi e ...
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Monaco a St. Maximin presso Treviri (sec. 10º), autore (962 circa) dei Miracula s. Maximini, opera ricca di notizie storiche degne di fede, scritta in linguaggio schietto e popolare. ...
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Espressione verbale di suoni, più o meno linguistici, incomprensibili. Come fenomeno anormale, indica i deliri verbali di alcuni malati di mente, caratterizzati dalla creazione volontaria di parole deformate, [...] è possibile trovare precedenti nell’antico profetismo israelita e consistente nella capacità di lodare e pregare Dio con un linguaggio comprensibile solo a quelli in possesso del dono dell’interpretazione (secondo s. Paolo, chi ha il carisma delle ...
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Termine usato dagli stoici antichi per indicare il riformarsi e ripetersi, in tutti i suoi particolari, del mondo dopo la sua distruzione nell’ecpirosi (gr. ἀποκατάστασις, «restaurazione» o «riconciliazione»). [...] Il termine fu ripreso nel linguaggio teologico per designare la dottrina, condannata come eretica dal sinodo di Costantinopoli del 543, secondo la quale, alla fine dei tempi, tutti saranno salvati, angeli e demoni, buoni e cattivi, beati o dannati: ...
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talismano Oggetto naturale o manufatto, spesso decorato di figure o di segni simbolici, cui si attribuisce un valore e un potere magico di aiuto e di propiziazione, e in alcuni casi di protezione. Nel [...] linguaggio comune (ma riscontrabile non di rado anche nella letteratura etnologica, storico-religiosa e folcloristica) si fa uso indifferenziato dei termini t. e amuleto (➔); ma si tende a distinguere fra i due oggetti, per cui il secondo è investito ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] stato necessario all'uomo anche senza il peccato, l'ordine tra le cose umane vede al primo posto la morale, seguita dal linguaggio e dalla meccanica. Quanto al fine, prima è l'etica e ultima la meccanica. Dell'ordinamento secondo la certezza o forma ...
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pentiménto Sentimento di dolore per le colpe e i peccati commessi in trasgressione delle leggi divine. Secondo la dottrina cattolica il p. è condizione necessaria per ottenere l'assoluzione nel sacramento [...] della penitenza. Il vero p. nel linguaggio religioso è detto contrizione, contrapposto ad attrizione che è il p. causato dalla paura della pena. ...
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Si dice di ciò che non è comune a tutti o all’intero, ma si riferisce solo a una parte della totalità o dell’intero, è proprio del singolo o di un certo numero di individui, di oggetti, di casi.
Filosofia
Nel [...] è enunciata solo per una parte di quella totalità di individui (‘alcuni uomini sono sapienti’).
Religione
Nel linguaggio ecclesiastico, chiese p. sono le comunità minori (diocesi, prelature e abbazie territoriali, vicariati apostolici ecc.) in cui ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...