SEWELL, William
Nato a Newport (Isola di Wight) il 23 gennaio 1804, studiò a Oxford e si dedicò quindi all'insegnamento e alla carriera ecclesiastica (fu ordinato nel 1830). Amico di J. Keble, J.H. Newman [...] traduzioni dal greco, una introduzione ai dialoghi platonici, alcuni scritti di controversia, 3 volumi di sermoni, lavori sul linguaggio, sulla struttura della lingua greca, sul Nuovo Testamento e i Salmi, novelle, ecc.
Bibl.: Elenco delle opere e ...
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Scienza indiana: periodo vedico. I Veda
Christopher Minkowski
I Veda
Le raccolte di formule vediche (Saṃhitā) rappresentano l'anima della tradizione vedica, il nucleo della tradizione dell'induismo [...] del termine saṃhitā è necessario premettere che i testi vedici operano un'antica distinzione tra due generi di linguaggio vedico: mantra e brāhmaṇa. Il primo termine si applica alle formule utilizzate nell'esecuzione dei sacrifici come elementi ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] Maladetto sia tu, che’l tempo e la forza che ti fu commessa, tu non l’hai adoperata [...]: Non dico più”»55.
Questo linguaggio e il suo significato costituiscono ancora, per noi, un problema arduo, se è vero che «con la profezia di Caterina si ha la ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] ), dedicato alla retorica e alla versificazione, nel quale il L. teorizzava il ritorno alla semplicità e alla chiarezza del linguaggio biblico.
Nel medesimo anno egli completò il Sefer ha-Tehillim (Libro dei salmi, una raccolta di 115 inni modellati ...
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Medicina
Ristagno di sangue nelle parti più declivi del corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee, bluastre o rosso-vinose (macchie ipostatiche) a carico [...] , usato dal neoplatonismo per indicare le 3 supreme nature (l’uno, l’intelletto, l’anima), entrò presto nel linguaggio dei Padri della Chiesa in riferimento alle persone della Trinità oppure anche alla natura divina. Questa ambivalenza del termine ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] il passaggio dell’alta direzione alla Cei. Il papa avrebbe dato consiglio, appoggio e direzione «dove è richiesta»57.
Nel linguaggio ricco di sfumature e distinguo di Paolo VI emergeva chiara un’indicazione: se Roma si impegnava a usare mano libera ...
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ARNOLFO
Cinzio Violante
Pronipote del fratello dell'arcivescovo di Milano Arnolfo (I) di Arzago (970-974) secondo la sua stessa affermazione, A. deve considerarsi nato negli ultimi anni del sec. X o [...] inferiore.
Per la sua grande conoscenza della Sacra Scrittura, per la sua prosa tutta permeata intimamente di stile e linguaggio biblico, per la conoscenza degli archivi ecclesiastici e per l'attaccamento alla Chiesa milanese, A. è stato ritenuto ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, Santo
F. Colalucci
B., al secolo Giovanni Fidanza, nacque a Bagnoregio intorno al 1217. Nel 1234 entrò nell'Ordine minoritico a Parigi e fu affiliato alla provincia romana; [...] , anche nei confronti delle arti figurative, contribuendo in particolare a determinare l'impostazione e i caratteri tipici del linguaggio artistico francescano del secondo Duecento (Simi Varanelli, 1988, II, pp. 124-130). Alcuni scritti di B. furono ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] della loro esistenza hanno sollevato molte polemiche già tra i contemporanei che trovavano il linguaggio di E. notevolmente estraneo al linguaggio scolastico e non intendevano la prospettiva neoplatonica che ne regge il pensiero. ▭ La metafisica ...
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siddha Appellativo, derivato dal sanscrito siddhi («potere miracoloso, magico»), degli appartenenti a una scuola mistica tamīl (detti localmente cittar), di carattere popolare ed esoterico. Essi si collegano [...] , di carattere misogino, condanna la seduzione del piacere e della bellezza che distolgono da dio. La poesia, dal linguaggio crudo e diretto, come per Pāmpāṭṭicittar (15° sec.), presenta anche toni più miti, specie per gli appartenenti all’ultimo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...