Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] realismo del Medio Regno trova piena realizzazione nelle teste scalpellate di Sesostri III o di Amenemhat III. Lo stesso linguaggio appartiene alle magnifiche sfingi di Tanis, usurpate in seguito dagli Hyksos che vi iscrissero i loro nomi. Non manca ...
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Nell’antica Roma, l’appaltatore delle imposte (publicanus) che pagava allo Stato una certa somma come prodotto di una tassa, che poi esigeva per proprio conto. Se ne distinguevano vari tipi: publicani [...] rivalevano sui contribuenti delle somme anticipate allo Stato, i p. furono sempre detestati; un’eco del disprezzo nei loro confronti si ha anche nel Vangelo, dove i p. sono peccatori; Gesù stesso, adottando il linguaggio in uso, abbina p. e infedeli. ...
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Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] rituale, ma una visione ecclesiologica di fondo57.
Se il rito è l’espressione di una Chiesa che manifesta in un peculiare linguaggio la propria fede, e in esso si ritrova per consolidare una communio, ne deriva la problematicità di un doppio rito o ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] a dire che essa designa il reale nella sua totalità, nello stesso momento in cui sfugge alla riduzione necessariamente operata dal linguaggio, come vuole il famoso enunciato del Libro della Via e della Virtù: "Il Tao che può essere detto non è il ...
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GUILLAUME de Marcillat
Monica Grasso
Nacque a La Châtre nel Berry, nella diocesi francese di Bourges, da Pietro di Marcillat. È ignota la data di nascita, posta convenzionalmente nel 1468-70, poiché [...] , Victoria and Albert Museum), sono ornate dallo stemma di Leone X e testimoniano di una certa fusione tra il linguaggio rinascimentale nordico e quello toscano, anche nelle scelte iconografiche (Atherly).
Nel 1516-17 G. eseguì alcune vetrate per il ...
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SAFDIE, Moshe
Paola Dell'Acqua
Architetto canadese di origine israeliana, nato a Haifa il 14 luglio 1938. Nel 1953 si trasferì con la famiglia a Ottawa. Dal 1955 frequentò la McGill University, a Montreal, [...] a mano a mano spazio nel suo metodo progettuale a professionalità e realismo, con una perdita di unità del linguaggio architettonico. L'enfasi tecnologica e programmatica appare nel suo lavoro recente in forma residua e connota una ricerca formale ...
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WULFSTAN
Salvatore Rosati
Arcivescovo di York dal 1003 alla morte, avvenuta a York il 28 maggio 1023, e vescovo di Worcester (1003-1016). Scrisse omilie. Un manoscritto della Bodleiana contiene 53 omilie, [...] del W. non ha carattere contemplativo, ma enuncia fatti. La sua morale non teorizza: egli è un giudice che, in un linguaggio talora di tinta giuridica, svela e colpisce i mali del suo tempo, visti con la chiarezza e concretezza proprie dell'uomo ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] anche per uso delle missioni. La prima si può considerare quella sorta (1649) a Cambridge, Massachusetts (prima Bibbia tradotta nel linguaggio degli Indiani della regione, 1663). Un istituto simile sorse nel 1710 in Germania, per impulso di K.H. von ...
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Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] prova con l’esperienza del disco di Newton) si ha luce solare (o bianca); altra denominazione di tali c., nel linguaggio della cromatica, è quella di colore c. spettrali saturi. Una luce policromatica si dice invece colore c. oggettivo composto. I ...
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Nelle religioni, intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà dell’uomo ad agire o pensare in un determinato modo, o rivela alla sua mente delle verità, spesso [...] è che l’i. abbia lasciato all’uomo la libertà di esprimerla secondo le sue abituali facoltà, in conformità al linguaggio e ai costumi del suo tempo, in rapporto anche alla comunità religiosa di cui l’autore o redattore faceva parte. Perciò ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...