tumore
Antonio Fantoni
Cellule che non muoiono più
Quando le cellule di un tessuto crescono troppo si forma un tumore. Normalmente le cellule dell’organismo proliferano lentamente per sostituire le [...] il melanoma sono le caratteristiche generali di tutti i tumori maligni, chiamati cancro (dal latino cancer «granchio») nel linguaggio comune.
I tumori solidi sono a carico dei tessuti degli organi solidi. Fra questi, quelli benigni più comuni sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] della vita, diventava un compagno inseparabile della professione medica al banco del laboratorio.
Parallelamente, il linguaggio degli apparati e degli organi del corpo, espresso da suoni, colori, alterazioni volumetriche, modificazioni della ...
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Sigla di Acquired Immune Deficiency Syndrome, condizione di deficienza immunitaria che, nella fase conclamata, porta progressivamente a morte il paziente per malattie infettive sovrapposte o tumori. La [...] a cui può seguire un lungo periodo di relativa asintomaticità. Si instaura in tal modo il quadro nel linguaggio comune definito impropriamente della sieropositività (apparentemente non si osservano segni clinici, ma il danno biologico progredisce e ...
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anatomia e medicina
La regione dell’arto inferiore in cui si compie l’articolazione tra coscia e gamba; è delimitata da due piani orizzontali paralleli, passanti l’uno 4 cm al di sopra della base della [...] ordine di ciascuna ossatura, che dalla mezzeria si prolunga oltre il madiere fino alla metà del primo scalmo; nel linguaggio corrente serve anche a indicare, genericamente, la parte curva in cui la murata si unisce al fondo della carena.
Zoologia ...
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Medicina
Ristagno di sangue nelle parti più declivi del corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee, bluastre o rosso-vinose (macchie ipostatiche) a carico [...] , usato dal neoplatonismo per indicare le 3 supreme nature (l’uno, l’intelletto, l’anima), entrò presto nel linguaggio dei Padri della Chiesa in riferimento alle persone della Trinità oppure anche alla natura divina. Questa ambivalenza del termine ...
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Chirurgia
James V. Bono e Eduardo A. Salvati
Renato Frezzotti e Aldo Caporossi
Carlo Zini
Ignacio Ginebreda Martí e José María Vilarrubias Guillamet
Nicolò Scuderi
Raphael Cherchève
Italo Serafini
Artroprotesi [...] i bambini al di sotto dei due anni di età, nei quali, poiché privati delle afferenze acustiche, non si sviluppa il linguaggio (sordomutismo): in questi casi, né la chirurgia, né le protesi tradizionali risultano efficaci.
Negli ultimi anni si è però ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] , Henry C. Bastian e soprattutto Carl Wernicke (1848-1905), che distinse il centro di Broca per l'emissione del linguaggio (afasia motoria) da un centro da lui scoperto per la sua ricezione e comprensione (afasia sensoriale), considerati tuttavia non ...
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Il corpo e le età della vita
Giulio Seganti
Gabriella Marrocco
Antonio Capurso
Dalla nascita all'età adulta
di Giulio Seganti, Gabriella Marrocco
L'età adulta viene raggiunta al compimento dello [...] di sentirlo (infatti i bambini sordi non balbettano, ma vagiscono), mentre verso i 9 mesi inizia il tentativo di imitare il linguaggio degli adulti; b) fase fonologica (1-2 anni): comprende l'emissione della prima parola, che compare fra gli 11 e i ...
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Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] » (De vetere medicina, 2). Al di là dello scambio che in questo modo era reso possibile, la ‘messa a punto’ dei due linguaggi aiutava ciascuno a comprendere l’altro e sé stesso: «Non è certo facile comprendere i propri mali – continua l’autore de L ...
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In embriologia, nello stadio di 3 vescicole dello sviluppo dell’encefalo dei Vertebrati, la prima vescicola (anteriore o precordale). Il p. (detto anche proencefalo) si suddivide in telencefalo e diencefalo. [...] recesso dell’infundibolo e il recesso mammillare il quale segna il limite posteriore del prosencefalo. Prosencefalia Nel linguaggio medico, anomalia embrionale, in cui l’abbozzo dell’encefalo è visibile attraverso una fontanella anteriore del cranio ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...