L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] più raffinata – può valere per il discorso politico, i cui meccanismi iperbolici sono molto più complessi (➔ politica, linguaggio della) e comportano un insieme di tecniche argomentative che orientano lo spettatore. Non si disdegna in questo senso il ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] di scritto giovanile o commerciale: ke per che, okkupazione per occupazione (➔ posta elettronica, lingua della; ➔ giovanile, linguaggio).
Albano Leoni, Federico & Clemente, Giuliana (2005), Numeri, fonemi e foni, in Parole e numeri. Analisi ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] di snodi verbali del suo testo, con un puntiglio rispondente alla sua acutissima sensibilità verso l’arte verbale, il linguaggio e le peculiarità della lingua. Tra le altre cose, intervenne per l’appunto sull’infinito sostantivato: alcuni infiniti ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] 241-256.
Bouchehri, Regina (2008), Filmtitel im interkulturellen Transfer, Berlin, Frank & Timme.
Dardano, Maurizio (1981), Il linguaggio dei giornali italiani. Con un saggio su «Le radici degli anni Ottanta», Roma - Bari, Laterza.
Medici, Mario ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] Cocai, a cura di E. & M. Billanovich, Padova, Antenore, 2 voll.
Migliorini, Bruno (1969), Aspetti rusticani del linguaggio maccheronico del Folengo, in La poesia rusticana nel Rinascimento. Atti del Convegno (Roma, 10-13 ottobre 1968), Roma ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] Le brutte parole. Semantica dell’eufemismo, Milano, Mondadori, 1969).
Galli de’ Paratesi, Nora (2009), Eufemismo e disfemismo nel linguaggio politico e nell’italiano di oggi, in Euphémismes et stratégies d’atténuation du dire, edité par R. Druetta ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] medievale, in Mortara Garavelli 2008, pp. 25-62.
Lepschy, Anna L. & Lepschy, Giulio (2008), Punteggiatura e linguaggio, in Mortara Garavelli 2008, pp. 3-24.
Mortara Garavelli, Bice (2003), Prontuario di punteggiatura, Roma - Bari, Laterza ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza, 2 voll. (1a ed. 1963).
De Mauro, Tullio (1977), Scuola e linguaggio. Questioni di educazione linguistica, Roma, Editori Riuniti.
Eufe, Rembert (2005), Vicende coloniali e usi linguistici. I veneziani ed il ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] . [...] Nel parlato la fondamentale è di secondaria importanza rispetto ai formanti prodotti, sebbene abbia una funzione importante nel linguaggio parlato in quanto comunica nozioni di sintassi e di ‘affetto’ [...]. La melodia del canto ha a che fare ...
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Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] , «Viertel-jahrsschrift für wissenschaftliche Philosophie» 16, pp. 192-205 (trad. it. Concetto e oggetto, in La struttura logica del linguaggio, a cura di A. Bonomi, Milano, Bompiani, 1973, pp. 373-386).
Halliday, Michael A.K. (1967), Notes on ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...