STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] fra tradizione e innovazione individuale, attento allo sforzo creativo degli scrittori. Egli insiste sulla funzione simbolica del linguaggio, più visibile nei "punti distinti" in cui si addensa lo sforzo espressivo. Influssi spitzeriani anche in G ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] delle Marche e della provincia romana, dialetti di Sicilia e delle «provincie napolitane»);
(d) il toscano e il «linguaggio letterario degli Italiani».
Lo schizzo ascoliano, per precisione e sintesi, conserva ancora oggi gran parte della sua validità ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] (poche e discusse le eccezioni), e ciò (ricorda Simone 200819: 305) ha una giustificazione nelle basi ontologiche del linguaggio verbale: per parlare di alcunché, infatti, abbiamo bisogno in prima istanza di strumenti utili a designare, o denominare ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] fisse, espressioni binomiali e trinomiali, collocazioni, proverbi, sentence frames con valore coesivo e chunks lessicali tipici del linguaggio parlato; Lewis 1997: 257), a cui le espressioni idiomatiche sono state accostate per la loro fissità e/o ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] di semi», in medicina «vaso sanguigno», bradi- «lento», branchio- «branchie», bronto- «tuono», carcino- nel linguaggio scientifico «granchio», in medicina «cancro»; ciano- «azzurro», dendro- «albero, arborescente», echino- «riccio, spinoso», faringo ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] , come nel caso di cioè, rimasto come traccia del politichese sessantottino (➔ politica, linguaggio della) e dei linguaggi giovanili (➔ giovanile, linguaggio), pur avendo avuto senz’altro una diffusione più vasta. La comunicazione giovanile, che ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] da Lombardi Vallauri 2009: 1337).
Del pari, nella scrittura giovanile (per posta elettronica e su altri supporti; ➔ giovanile, linguaggio), i puntini sospensivi tendono, almeno dagli inizi del XXI secolo, a sostituire il ➔ punto fermo a fine frase ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] dal poema lirico-simbolico Mei («Maggio», 1889) di H. Gorter, la cui stupefacente capacità evocativa si realizza in un linguaggio espressionistico che gioca incessantemente su ritmi e suoni. Accanto a Gorter, fra i più importanti poeti ottantisti va ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] , accanto a un’arte rigidamente legata al nuovo regime socialista, la pittura polacca mantenne una pluralità di linguaggi ispirati in parte dalla cultura occidentale. Anche se alcuni artisti continuarono sulla via del figurativismo e del colorismo ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] -Strauss e una replica dell'autore, Torino 19692; J. von Schlosser, Xenia. Saggi sulla storia dello stile e del linguaggio nell'arte figurativa, tradotti da G. Federici Ajroldi, Bari 1938; A. N. Veselovskij, Poetica storica [1940], prefazione di d ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...