Filologo italiano (Savigliano 1920 - Padova 1992), allievo di B. Migliorini, prof. (dal 1956) di storia della lingua italiana nell'univ. di Padova. Autore di importanti opere, tra le quali: La crisi linguistica [...] e lingue nel Veneto medievale (1990); Volgarizzare e tradurre (1991, già apparso in una miscellanea nel 1973); Il linguaggio del caos. Studi sul plurilinguismo rinascimentale (1991). Curò le edizioni: Motti e facezie del Piovano Arlotto (1953); La ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] sia il parlante che l’interlocutore e si correla con aspetti non meramente anagrafici quanto propriamente culturali. Il linguaggio giovanile è una varietà di tipo sia diastratico (in quanto connessa al fattore demografico dell’età dei parlanti ...
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Corrente linguistica che identifica e classifica gli elementi della lingua in base alla loro distribuzione, cioè l’insieme dei contesti in cui un elemento può comparire, eliminando dalla descrizione dei [...] e controllabili; l’obiettivo è una descrizione formale, rigorosa e coerente dei fenomeni grammaticali. In quest’ottica positivista il linguaggio è considerato in termini meccanicistici di stimolo e risposta, secondo lo schema S − r − s −R. Quando uno ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] Vasurāta, Bhartṛhari compose la più importante e influente delle opere pāṇiniane su questioni di semantica e di filosofia del linguaggio, il Vākyapadīya, un trattato in versi (kārikā). Nell'edizione critica di Rau (1977) il testo contiene 149, 490 e ...
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Lo stile telegrafico nasce sul finire dell’Ottocento come risposta espressiva all’esigenza di scrivere messaggi brevi come telegrammi e telex, in cui ogni parola aveva un costo.
Tipica di questo stile [...] pagamento. Prego di inviare la fattura al mio indirizzo con cortese urgenza]
Lo stile telegrafico sopravvive nel linguaggio burocratico (➔ burocratese), in particolare in alcune formule (2) e nelle intestazioni (ad es., nell’oggetto di comunicazioni ...
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DI- [PREFISSO]
In italiano esistono due prefissi di-.
• Il primo derivato dal latino de-, si trova in verbi composti che derivano dal latino come
discendere, disperare, divorare, diminuire
ed è usato [...] secondo prefisso, derivato dal greco dis ‘due volte’, si usa con il significato di ‘due, doppio’ in parole del linguaggio tecnico scientifico derivate dal greco
digramma (‘sequenza di due lettere’)
dittero (‘insetto provvisto di due ali’)
o formate ...
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Storico e filologo belga (Gand 1872 - Lovanio 1950). Gesuita, prof. a Lovanio di patristica (1906) e storia dei dogmi (1915), poi all'Univ. Gregoriana di Roma (1925-32). I suoi interessi per la storia [...] du douzième siècle, 1914, 2a ed. 1948). Con eguale perizia storica ha studiato lo svolgersi del pensiero e del linguaggio teologico nella patristica (Pour l'histoire du mot Sacramentum, vol. I, Les Antinicéens, 1924; e i varî saggi raccolti ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] che la compongono (Magris 2002b; Negrini 2003), i quali si presentano infatti, a differenza di ciò che avviene nel linguaggio comune, come unità univoche (è univoca la relazione tra forma e oggetto/concetto) e monoreferenziali (una sola forma designa ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] ’arco cronologico che si estende da ➔ Dante fino alla seconda metà dell’Ottocento; o, nel medesimo contenitore del linguaggio poetico tradizionale, a tratti morfologici persistenti e in netta opposizione al trend della lingua d’uso quali l’omissione ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] lo sci e sci dei taglialegna) o dalle evocative sonorità (Coletti 1993: 393-398).
La cifra stilistica del linguaggio poetico dannunziano risiede specialmente nella vastità ed eterogeneità delle forme impiegate e nella predilezione per le parole rare ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...