«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] (medici e farmacologici in primis) e quelli deformati e inventati si inseriscono in uno stile a tratti lirico, il linguaggio letterario si alterna con quelli regionale e popolare (Cresti 1992: 117):
taglia, scorcia, sensovieta
Cala da quella macchina ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] l’inglese Simon Jenkins, animatore di una rivista cristiana on-line, ha allestito un libro fatto di citazioni dalla Bibbia riscritte nel linguaggio ‘moderno’ degli SMS (R Father N Hvn: Up 2 D8 Txts Frm d Bible, ossia Our Father in heaven: up to date ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] senso in cui la immaginiamo oggi, ma non è mai stato raggiunto un consenso su come sia avvenuta l'evoluzione del linguaggio umano a partire dai gesti o dai richiami che altri animali usano per comunicare. L'antico preconcetto che solamente un sistema ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] umano ed è in grado di svilupparsi come un braccio o un rene. Secondo altri, invece, l'uomo è dotato di linguaggio perché ha un cervello potente capace di apprendere molte cose e perché è un animale straordinariamente sociale per il quale comunicare ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] ; trad. it. 1990). La prima fase ha come tema fondamentale l'indagine sulla natura del linguaggio e sulla sua capacità di raffigurare la realtà. Il linguaggio considerato da W. è quello idealmente perfetto e unico, la cui struttura rispecchierebbe la ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] , Roma-Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2º (La variazione e gli usi), pp. 237-277.
Trifone, Maurizio (2006), Il linguaggio burocratico, in Id. (a cura di), Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, Roma, Carocci, pp. 213-240.
Zolli ...
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Linguista e filosofo del linguaggio italiano (Torre Annunziata, Napoli, 1932 - Roma 2017), si è occupato soprattutto di linguistica generale, con attenzione al rapporto tra lingua e società.
Laureatosi [...] A. Pagliaro nel 1956, ha insegnato nelle univ. di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Prof. ordinario di Filosofia del linguaggio presso l'univ. di Roma "La Sapienza" (1974-1996), dal 1996 è stato ordinario di Linguistica generale presso la stessa ...
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Filosofo del linguaggio (Berlino 1769 - ivi 1820). Direttore di ginnasio, scrisse la Sprachlehre (2 voll., 1801-1803), compendio delle teorie linguistiche del 18º sec.; in essa egli tratta del problema [...] dell'origine del linguaggio, di stilistica e tenta inoltre una grammatica generale fondata sulle categorie logiche. Di lui si ricordano anche le Bambocciaden (3 voll., 1797-1800), satira della vita letteraria berlinese, scritte alla maniera di L. ...
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pāli Forma arcaica di linguaggio medio-indiano, appartenente alla famiglia indoeuropea. In p. è stato redatto il canone buddhistico del Tipitaka, la cui redazione definitiva risalirebbe approssimativamente [...] canonici chiamano la loro lingua con il nome di māgadhī (lingua della regione del Magadha), i confronti fra questo linguaggio medio-indiano e il p. rivelano notevoli differenze. È probabile che il māgadhī sia stato la lingua originale del canone ...
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Forma di linguaggio utilizzata da certi gruppi sociali per evitare la comprensione da parte di persone estranee al gruppo. Consiste nella sistematica sostituzione di numerosi vocaboli della lingua comune [...] , tipici quelli dei pastori del Bergamasco e dei seggiolai di Gosaldo (Belluno).
La gergoafasia è un disturbo del linguaggio proprio dell’afasia sensoriale, che dà luogo a discorsi incomprensibili, intessuti di parole inventate, che in un certo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...