formatività In linguistica, la capacità del segno di riferirsi a qualcosa di materiale e di formarlo, sul piano dell’espressione e su quello del contenuto; si può così parlare sia di una ‘forma dell’espressione’ [...] ’, cioè del significato come condizione della significazione.
Un’altra accezione del termine f. si ha nella teoria della cosiddetta onniformatività del linguaggio verbale, secondo cui le lingue possono esprimere qualsiasi esperienza conoscitiva. ...
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Filologo italiano (Modena 1878 - Roma 1942). Professore universitario a Friburgo (1905), a Torino (1921), a Roma (1928), fondò l'Archivum romanicum (1917); nominato accademico d'Italia nel 1932. Si occupò [...] italiana (L'Italia dialettale, 1916; Profilo linguistico d'Italia, 1940; ecc.), e di studî di teoria generale del linguaggio, nei quali cercò di trasportare concezioni ricavate a un tempo dallo storicismo del Croce e dall'attualismo del Gentile ...
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Biologia
Movimento mediante il quale una parte organica si sviluppa e guadagna in volume o si trasforma in un’altra parte organica; anche, il risultato di questo sviluppo: e. filamentose.
Economia
Fase [...] ’occupazione e delle altre principali grandezze economiche (consumi, investimenti ecc.).
Sentiero di e. Espressione introdotta nel linguaggio economico da R.A.K. Frisch (expansion path) per indicare il luogo dei punti corrispondenti alle combinazioni ...
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Linguista di origine romena (Mihăileni 1921 - Tübingen 2002); ha compiuto gli studî universitarî in Italia, insegnando poi (1951-63) nell'univ. di Montevideo. Dal 1963 si stabilì in Europa, dove ha insegnato [...] autore di numerosi articoli e volumi, di taglio teorico originale (è suo il concetto di norma), sulla teoria del linguaggio, la semantica, la grammatica generativa, la tipologia. Tra i suoi scritti: Sincronía, diacronía e historia (1958); Teoría del ...
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DIFETTIVI, VERBI
I verbi difettivi sono verbi che mancano di alcuni tempi, modi e persone verbali.
Quelli ancora in uso nell’italiano contemporaneo, soprattutto scritto e di registro alto, sono ormai [...] , si addicevano; si addica, si addicano; si addicesse, si addicessero, e nel participio passato sostantivato addetto
un linguaggio che non si addice al suo ruolo, gli addetti alla sicurezza
• Aggradare nella forma del presente indicativo aggrada ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] e fonoiconismi (ad es., graffia li spirti, iscoia ed isquatra, in Inf. VI, 18).
Il ricorso agli aspetti fonosimbolici del linguaggio si fa sempre più ampio nella poesia moderna, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. L’uso di elementi ...
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ASMA: MASCHILE O FEMMINILE?
La parola si trova usata sia al maschile, sia al femminile. L’oscillazione deriva dal fatto che tanto in greco quanto in latino asma era di genere neutro. Di solito le parole [...] ha preso dalle lingue classiche hanno assunto il genere maschile (il tema, il problema, l’enigma).
In effetti, nel linguaggio medico, la parola asma è usata più spesso al maschile
asma allergico, asma cardiaco, asma isterico
Al plurale presenta due ...
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Storico della filosofia e linguista italiano (Vicenza 1913 - Gallarate 2011). Entrato nella Compagnia di Gesù (1933), nel 1946 conseguì la docenza in filosofia presso la Pontificia università gregoriana [...] un indice delle opere di s. Tommaso d'Aquino applicando gli strumenti del calcolo automatico allo studio sistematico delle strutture del linguaggio tomistico. L'incontro avuto a New York nel 1949 con T. J. Watson, fondatore dell'IBM, da cui ottenne l ...
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Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico [...] al problema del significato, ma successivamente si sviluppa come autonomo settore di indagine entro la filosofia del linguaggio, caratterizzandosi come quell’insieme di ricerche che cercano di definire il significato in rapporto alle convenzioni ...
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ARGOMENTO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di argomento indica la cosa o la persona della quale si parla.
Può essere introdotto dalle preposizioni di e su o da locuzioni ➔preposizionali [...] via
parlare di sé
discutere a proposito di cose futili
indugiare su un particolare
un trattato riguardo all’origine del linguaggio.
Storia
Era molto diffuso nei secoli scorsi (ma può essere usato anche oggi, come ripresa di un gusto antiquato) l ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...