ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] la vera "Romana Eloquentia" sopraggiunge a punire i colpevoli e li costringe a sottomettersi e a giurare di ritornare al linguaggio comune: "ab eo qui displicere iam incipit verborum usu poenitus abstinere". L'operetta, che fu più volte ristampata e ...
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DI CROLLALANZA, Goffredo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 19 febbr. 1855 da Giovanni Battista e dalla sua seconda moglie Teresa Zoli di Forlì, che morirà nel 1879. [...] : di rinnovare l'araldica italiana introducendo la critica moderna in quel campo, fu la Genesi e storia del linguaggio blasonico (Pisa 1876), seguito dalla sua prima opera poetica, Capricci, versi (ibid. 1876), che lo dimostra fervente ammiratore ...
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DANIELLO, Bernardino
M. Raffaella De Gramatica
Della famiglia Danielli da Pisa, nacque a Lucca intorno alla fine del '400.
Della famiglia Danielli il Libro di Cancelleria della città di Lucca registra [...] imperiale di Bologna.
Il D. esordì dunque all'insegna della ortodossia politica più scontata, alla quale corrisponde un linguaggio poetico povero di invenzione. L'attività poetica continuerà su questi binari fino al 1540 circa: inviti a volgere i ...
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BETTELONI, Cesare
Alberto Frattini
Figlio di Giacomo, e di Angela Buella, nacque a Verona :il 26 dic. 1808. Compì i primi studi a Corno, nel collegio Gallio, dove insegnava uno zio paterno, e li continuò [...] 1841 e il 1843 si recò a Monaco, a Vienna, a Dresda, a Praga, a Berlino. Nel 1843 tradusse, in un linguaggio solenne, di derivazione montiana e foscoliana, la tragedia Lucrezia di F. Ponsard, uno dei corifei del classicismo francese dei tempo: opera ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] a rime d'amore, che, sia pure nella modesta levatura e nel carattere di scuola, rivelano l'elaborazione di un linguaggio più complesso e studiato, e l'apertura a esperienze poetiche moderne in via d'affermazione, come quelle di Petrarca e di ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] alla lettura di testi allora nuovi e rivoluzionari: ad esempio, "le due serie di letture sulla Scienza del linguaggio di Max Müller, tradotte dal Nerucci, e le illustrazioni alla Grammatica greca del Curtius, dottamente allargate e sagacemente ...
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GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] prove nella linea di tale poetica, si accorse che non le era congeniale, sentendo il bisogno di esprimersi in un linguaggio magari "impuro", ma denso di pensiero e più concreto. La religiosità del suo spirito, alimentata dal clima familiare e dalla ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] l'altra, a mo' di girandola o di fuoco d'artifizio. In casi come questo la rilevazione oggettivistica del linguaggio popolare può servire come semplice fondamento od occasione al gusto raffinato ed esuberante dello scrittore, che s'innamora della ...
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DELLA GENGA, Eleonora
Rosario Contarino
Secondo G. D. Scevolini fiorì nel sec. XIV, appartenne alla famiglia dei conti Della Genga di Fabriano e fu nipote di Gandolfino.
La cronaca dello Scevolini (Dell'Istoria [...] di novatrice della poetessa, ma con la diffusione di stilerni assimilati da un'estesa corrente. La struttura del linguaggio poetico dei quattro sonetti evidenzia d'altra parte un agio e una sicurezza espressivi difficilmente riconducibili alla prima ...
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CAVANI, Guido
Eugenio Ragni
Nacque a Modena il 5 ott. 1897 da Remigio e Corinna Brugnoli, primo di cinque figli. La pur dignitosa modestia, della famiglia (il padre era cameriere) non gli permise di [...] scadeva nell'aulico, riuscendo anzi con ammirevole disinvoltura e interessante chimismo ad agglutinare toni e stilerni del linguaggio quotidiano.
Aveva intanto ottenuto di venir sganciato dall'organico, e di passare come bibliotecario all'istituto ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...