COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] , pp. 1772-75, con un polemico cenno di un intervento di R. Lambruschini, difensore della biblica monogenesi del linguaggio), ha mostrato come soltanto l'indagine storica possa eliminare le confusioni a cui dà luogo una acritica identificazione di ...
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FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] a comporre e a diffondere un libello diffamatorio in versi sulle principali dame bolognesi e sui loro amanti, servendosi di un linguaggio spesso crudo. Se le protezioni di cui godeva lo salvarono per il momento da sanzioni gravi, una nuova impresa di ...
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Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] tradizione rondista, che pure in parte Solaria raccoglieva. Su questa linea di sprovincializzazione e di rinnovamento del linguaggio politico e culturale, comune a quegli intellettuali che in seguito si sarebbero spostati su posizioni di sinistra ...
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PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] ad un’élite di persone colte; l’idea di poter aprire una finestra sull’evoluzione del gusto e perfino del linguaggio degli italiani, insomma di vedere il paese attraverso lo schermo del teleschermo, cominciò a sedurlo e ne rimase affascinato» (E ...
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BUONARROTI, Michelangelo, il Giovane
Lovanio Rossi
Nacque a Firenze, ove fu battezzato il 4 nov. 1568, da Lionardo, nipote del grande Michelangelo, e da Cassandra Ridolfi, nella casa di famiglia di [...] forme, nel solco della tradizione che dal Boccaccio e dal Magnifico arriva fino all'Aminta e al Pastor fido; il linguaggio è ricco e colorito, con accentuata intonazione idillico-burlesca. Ne risulta il lavoro migliore e più congeniale del B., quanto ...
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POMPILIO, Pietro Paolo
Wouter Bracke
POMPILIO, Pietro Paolo. – Figlio di una Plotia non meglio identificata, e di padre ignoto, nacque a Roma in una casa del rione Ponte, probabilmente nel 1454.
Secondo [...] , o meglio invettiva, di Pompilio indirizzata contro Raimondo Lullo che egli avrebbe criticato per il suo linguaggio particolare chiamandolo philosophaster temerarius e sostenendo che non conosceva neanche i principi delle lettere.
Pompilio fu molto ...
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Nacque ad Albuzzano (Pavia) il 2 ag. 1886 da Giovanni e da Maddalena Bosini. Frequentò il seminario di Pavia dove cominciò a formarsi quel solido impianto culturale, in cui confluivano la tradizione cristiana [...] dell'A., data la natura compatta e immutabile delle sue tematiche, intrecciate e composte in variazioni di stili, di linguaggio, di modi espressivi che rimandano al saggio critico come alla contemplazione lirica, all'evocazione come alla raffinata ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] con De Lullo; fu ancora un grandissimo successo di pubblico e di critica.
Patroni Griffi «adottando un linguaggio moderno e solido, entrò di diritto tra i più importanti autori della drammaturgia italiana contemporanea, contribuendo ad eliminare ...
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CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] , con la messa a punto da parte del C. dei propri strumenti espressivi su una linea di apertura europea del linguaggio poetico, con un più preciso uso dell'analogia, l'adozione di un ritmo denso di spezzature, e la già accennata utilizzazione ...
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LUCIOLI OTTIERI DELLA CIAJA, Ottiero (Ottiero Ottieri)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 29 marzo 1924, figlio unico di Alberto e Ida Paci, da una famiglia di nobile origine che dopo la fine della [...] di V. Puecher, in cui, sempre ispirandosi alla vita di fabbrica, compie di fatto un raffinato studio sul linguaggio della nuova borghesia "efficientista". L'anno successivo, con il titolo di Taccuino industriale, vennero pubblicati nel Menabò, la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...