LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] in maniera completa nel 1882 da Costantino Arlia: era un attacco contro le convenzioni del tempo, sostenuto da un linguaggio crudo, ma privo però di un preciso intento ideologico. Più elaborate furono le parafrasi sopra ricordate: quella dei sette ...
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FORNARI, Simone
Rosario Contarino
Nacque a Reggio di Calabria nei primi anni del sec. XVI forse da Bernardino, come argomenta L. Furnari smentendo la tradizione che lo voleva figlio di Prospero e di [...] nella "finzione", non si scorgono che sporadiche osservazioni sulla "ricchezza di colorito" e sulla "dolcezza" di linguaggio del poema, di cui viene ammirato il "temperamento medio".
Ma altre erano le finalità interpretative della lettura del ...
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LOCCHI, Vittorio
Francesca Brancaleoni
Secondogenito di Vittorio e di Maria Esaltata Bianchi, nacque l'8 marzo 1889 a Figline Valdarno, presso Firenze, tre mesi dopo la morte del padre, ucciso in una [...] , il L. descrive l'attesa dei soldati, la battaglia e la conquista della città: riuscì a esprimere, con un linguaggio semplice e quasi popolaresco, il patriottismo e l'ardore bellico. Inizialmente divulgata da pubbliche letture organizzate da Cozzani ...
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BALDINI, Bernardino
Paola Zambelli
Nato nel 1515 sul lago Maggiore, a Intra o a Suna (sedi successive della sua famiglia), entro la giurisdizione dei Borromeo, studiò filosofia, medicina e "matematiche" [...] da Ammonio di Humana philosophia Aristotelis. Soprattutto queste opere, nelle quali il B. ripristinava un elegante linguaggio filosofico-scientifico di tradizione lucreziana e ciceroniana, gli valsero l'approvazione di Alessandro Piccolomini, di G ...
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CALORIA (Calorius, Calogierus), Caio, detto Ponzio
Enrico Pispisa
Poche e vaghe sono le notizie sulla vita del C., di cui non si conoscono con sicurezza neanche il luogo e la data di nascita.
Sembra, [...] i poeti non toscani si ingegnavano d'avvicinarsi alla lingua dei grandi trecentisti. Il C., infatti, usò un linguaggio sostanzialmente siciliano nel quale, però, si nota chiaramente il tentativo di conformare l'impasto dialettale secondo un registro ...
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CASTELLANI, Davino
Sergio Marconi
Nato a Lucca verso la metà del sec. XIV, prese viva parte alle vicende della sua città, particolarmente durante il movimentato periodo che va dalla liberazione dal [...] e la prima delle due, pur nella sua evidente ingenuità, è il miglior risultato del C. quanto a immediatezza e purezza di linguaggio.
Il C. è anche autore di due poemetti spirituali, uno in ottave sulla Resurrezione e uno in terzine sulla Sainte-Baume ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] di mille cabale e intrighi; e tra gli altri personaggi si distingue messer Gianes, un francese che parla un comico linguaggio gallo-itafiano. Qualche lode va data alla commedia - secondo il Messini - per la spigliatezza del dialogo e la toscanità ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] e per la tipica forma madrigalistica libera da ogni soggezione metrica (settenari alternati ad endecasillabi) e per l'eleganza del linguaggio, esente da eccessivi concettismi seppure incline al gioco delle antitesi (il gelo della neve e l'ardore dell ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] Il tutto "con uno stile rapido e di presa immediata, che si segnala per il valore e la modernità del linguaggio" (Marcheschi, in C. Collodi, Opere, p. LXXX). Contemporaneamente, fondò e diresse il periodico teatrale Lo Scaramuccia, per il quale aveva ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] afferma, in polemica con N. A. Pluche, che la credenza negli dei nacque dall'esser stato falsamente inteso il linguaggio dei filosofi; più scoperto e conseguenziale è nella dissertazione Intorno all'origine e falsità della dottrina dei maghi e delle ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...