BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] per la presentazione in primo piano di una serie di tipi locali: maniaci inventori del moto perpetuo o del linguaggio universale, poeti-filosofi in vernacolo, teorici dell'amore e del nulla, ricchi possidenti di terre sterminate atterriti dai microbi ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] atmosfere liberty del primo Novecento - e al futurismo, con cui ebbe in comune la spinta sperimentale sul piano del linguaggio poetico, ma da cui rimase lontano nell'impostazione programmatica e nella prassi culturale; il G. si presenta, dunque, per ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] della vita, che si apre al soddisfacimento e al gioco, alla ricchezza e al potere, è il prodotto di un linguaggio che si determina come possibilità assoluta, come praticabilità a priori dell'esperienza e della realtà. La poesia religiosa di Lorenzo ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] (Doni, lettera citata in Tiraboschi, p. 386). Il D. preferi giustificare il suo allontanamento dalla patria con il linguaggio elegante e vago, tutto letterario, della "impresa" (un pesco carico di frutti) e del "motto" (translata proficit arbor ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] , se non ostile, alle sue esigenze, e che egli doveva affrontare vincendo anche le difficoltà di un linguaggio così diverso da quello allusivo, essenziale e sostanzialmente prerazionale e presintattico della società dalla quale proveniva.
Questo ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] epigrammi sia nella parte in prosa, costituisce uno dei più cospicui tentativi compiuti in quel tempo in direzione di un linguaggio sobrio e incisivo, ricerca poi ripresa nel Sant'Alessio.
La pia leggenda anche in questo caso è soltanto un pretesto ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] sempre approssimativamente delineata è la psicologia dei personaggi, non mai veramente approfondite le situazioni narrative: e il linguaggio stesso appare sempre casuale e provvisorio, adagiato com'è sulle formule fisse e stereotipe, che sono tipiche ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] è ottonario, i due successivi settenari, l'ultimo endecasillabo con rima interna secondo la divisione "4+7". Tutto il linguaggio della poesia è intessuto di provenzalismi e di crudi gallicismi. L'angosciosa condizione di una lunga sofferenza d'amore ...
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GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] Di Capua, Tommaso Cornelio e Carlo Buragna furono gli antesignani di questa corrente che porterà, in poesia, alla creazione del linguaggio semplice e musicale dell'Arcadia.
Al 1685 risale l'inizio della corrispondenza tra il G. e A. Magliabechi. Al ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] del tempo.
L'interesse oggi prevalente dell'opera del C., modesta sotto il rapporto dell'arte, risiede infatti nel linguaggio e nel suo valore di testimonianza folciorica. L'impasto linguistico dei due poemetti dialettali è il prodotto di una curiosa ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...