AYMERICH, Matteo
Egidio Papa
Nato a Bordils (Aragona) il 27 febbr. 1715, entrò nella Compagnia di Gesù il 27 sett. 1733, nel noviziato di Tarragona, avendo già fatti studi di filosofia e teologia.
Completati [...] inutili con una tematica più vitale in relazione con le scienze naturali. Volle elevare, inoltre, il livello umanistico del linguaggio scolastico e instaurare un metodo più scientifico di studio e di ricerca. Formò anche un gruppo di giovani che ...
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IRPINO, Enea
Fiammetta Cirilli
Scarse sono le notizie biografiche che lo riguardano. Nato a Parma, probabilmente da Manfredo, letterato e amico di Andrea Baiardi, in data non precisata, collocabile [...] . A quest'ultimo aspetto vanno ricondotti del resto anche l'interesse per tradizioni letterarie diverse, l'adozione di un linguaggio depurato da residui padani, nonché lo sviluppo di una fine capacità descrittiva. Esemplificativo, in tale senso, è il ...
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FAGIANI, Cesare
Umberto Russo
Nacque il 30 sett. 1901 a Lanciano (Chieti) da Alfonso e Anna Scaccia. Il padre, tipografo nella casa editrice di Rocco Carabba e autore di poesie in dialetto, lo avviò [...] tematici del poeta conterraneo Modesto Della Porta, il F. esprime una personale visione della realtà con un linguaggio duttile e colorito. È una poesia ispirata "alla schiettezza arguta, all'allegria festosa, alla comunicativa cordialità" (Testa ...
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CALOGROSSO, Gianotto (Gianotto da Salerno)
Giovanni Parenti
Ben poco sappiamo di questo poeta volgare, fiorito intorno al 1450. L'identificazione (avanzata cautamente dal Crescimbeni) del C. con un Gianotto [...] dei protagonisti, non è priva di un certo petrarchismo "d'istinto", secondo la definizione del Gaeta; il linguaggio, su un fondo toscano, presenta qualche coloritura meridionale dovuta forse all'autore e qualche elemento emiliano risalente forse ...
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CAPERANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque tra il 1480 e il 1490 a Faenza, figlio di Melchiorre notaio e di certa Cassandra, che risulta ancora in vita nel 1512. Imparentato con la famiglia Sassatelli [...] il C., anche nelle poesie d'amore, dalla contemporanea rimeria popolaresca è la forte connotazione affettiva, certa nativa espressività del linguaggio che lo pone, se non ad un livello d'arte, certo in una sfera diversa e più facilmente individuabile ...
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BATTAGLI, Marco
Ottavio Banti
Nacque a Rimini, nella contrada di S. Agnese, nel primo decennio del sec. XIV, da Pietro, di famiglia oriunda da Borgazzano che si era inurbata nella seconda metà del sec. [...] di personaggi e di casate signorili (la Marcha fu edita da A. F. Massèra in Rer. Ital. Script., 2 ed., XVI, 3).
Il linguaggio latino in cui il B. si esprime, e che lascia da ogni parte quasi trasudare il volgare su cui è coniato, è tuttavia ricco di ...
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BOCCHERINI, Giovanni Antonio Gastone
Claudio Mutini
Fratello del più celebre Luigi, nacque a Lucca da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi il 4 febbr. 1742.
Scarse notizie si hanno sulla sua giovinezza. [...] del secolo, i Sonetti si ricollegano, per l'esilità dell'argomento e la facilità un po' sciatta del linguaggio, alle arie dei libretti melodrammatici di cui vorrebbero riprodurre la fresca spigliatezza.
Dalla data di pubblicazione dei Sonetti al ...
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CERVI, Annunzio
Nicola Merola
Nacque a Sassari, il 6 agosto 1892, in una famiglia della agiata borghesia locale, da Antonio e Costanza Cabras. Compiuti gli studi classici e quelli universitari presso [...] essi vengono sottratti alla espressività corrispondente e sembrano interpretabili come i sintomi di una generale affezione del linguaggio. Sul versante futurista, l'abbandono delle forme metriche tradizionali, l'abolizione della punteggiatura e l ...
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BENZONE (Benzon, Benzoni), Vittore
Maria Luisa Scauso
Nacque a Venezia l'11 dic. 1779. Ad antica aristocrazia veneziana appartenevano tanto il padre, il conte Pietro, quanto la madre Marina Quirini, [...] in molti casi cade in una eccessiva ricercatezza, prediligendo l'erudizione come fine a se stessa, e usando un linguaggio tanto forbito da riuscire talvolta oscuro.
Il poemetto, che prelude a un indirizzo artistico che ebbe tànto favore nell'Italia ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] per il poeta importanza decisiva: qui egli terminò il Caio Gracco, tradusse, e splendidamente, con eleganza e in un linguaggio limpido e preciso la Pucelle d'Orléans di Voltaire e compose una cantica in morte di Lorenzo Mascheroni, la Mascheroniana ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...