BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] epigrammi sia nella parte in prosa, costituisce uno dei più cospicui tentativi compiuti in quel tempo in direzione di un linguaggio sobrio e incisivo, ricerca poi ripresa nel Sant'Alessio.
La pia leggenda anche in questo caso è soltanto un pretesto ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] sempre approssimativamente delineata è la psicologia dei personaggi, non mai veramente approfondite le situazioni narrative: e il linguaggio stesso appare sempre casuale e provvisorio, adagiato com'è sulle formule fisse e stereotipe, che sono tipiche ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] è ottonario, i due successivi settenari, l'ultimo endecasillabo con rima interna secondo la divisione "4+7". Tutto il linguaggio della poesia è intessuto di provenzalismi e di crudi gallicismi. L'angosciosa condizione di una lunga sofferenza d'amore ...
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GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] Di Capua, Tommaso Cornelio e Carlo Buragna furono gli antesignani di questa corrente che porterà, in poesia, alla creazione del linguaggio semplice e musicale dell'Arcadia.
Al 1685 risale l'inizio della corrispondenza tra il G. e A. Magliabechi. Al ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] del tempo.
L'interesse oggi prevalente dell'opera del C., modesta sotto il rapporto dell'arte, risiede infatti nel linguaggio e nel suo valore di testimonianza folciorica. L'impasto linguistico dei due poemetti dialettali è il prodotto di una curiosa ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] ; e che dal Baretti, dal Bettinelli, dal Voltaire egli fu portato primamente a scoprire il concetto, e perfino il linguaggio vivo e polemico, di una critica liberata da ogni residuo accademico e pedantesco). Su questo fondo, non mai rinnegato ...
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COFFA (Coffa Caruso), Mariannina
Rosa Maria Monastra
Nacque a Noto (Siracusa) il 30 sett. 1841, dall'avvocato Salvatore e da Celestina Caruso.
Dopo una sommaria, rudimentale scolarizzazione nella natia [...] ch'ella mai si sognasse di mettere in discussione i principi basilari impartitile dallo Sbano. In un linguaggio poetico infarcito di reminiscenze dantesche, foscoliane, leopardiane, e al contempo svagante verso una evasività di marca tipicamente ...
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DE DOMINICIS, Teresa
Maria Baiocchi
Nata a Roma nel 1842, da Alessandro, di nobile famiglia di Bagnorea, e da Vittoria Latuille, fu educata nel collegio del Sacro Cuore di Trinità dei Monti.
Fin da [...] si trovi addirittura di, fronte a veri e propri calchi, in parte inconsapevoli, in parte motivati dall'identificazione dei linguaggio poetico con l'eloquio altisonante, e di questo con le ipsissima verba dei grandi. Nel trattamento dei motivi in quei ...
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CERESARA, Paride, detto Tricasso
Francesca Romana De' Angelis
Nacque il 10 febbraio del 1466 a Mantova; di lui ci rimane una sommaria descrizione: "Erat facie et barbirio rufus, venustus, procerae staturae, [...] che la chiromanzia è scienza da cui si può "formare vera conclusione e determinata", nonostante essa si serva di un linguaggio "figurativo e parabolico". Due sono i metodi applicabili praticamente: per autorità e per ragione probabile e naturale. Il ...
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POGGIOLINI, Giuseppa
Maria Teresa Mori
POGGIOLINI, Giuseppa (Giuseppina). – Nacque a Milano il 14 gennaio 1804 da Giovanni Luigi e da Paolina Pozzi. Venne educata nel regio collegio di Verona, un istituto [...] rappresentante dell’intellettualità femminile. La vena intimista e malinconica presente nei testi, dove l’autrice ricorre al linguaggio codificato dalla tradizione letteraria, si affianca a motivi patriottici. In L’Alpe, per esempio, l’esaltazione ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...